Conte gli ha affidato la Nazionale contro la Bulgaria. Lui non sente la pressione ma ha già messo le avanti dichiarando che sarà difficile prendere il posto di Andrea Pirlo. Per Marco Verratti è il primo giorno da “adulto” nel club azzurro: da promessa a riserva di lusso, adesso tocca proprio all’enfant prodige del Psg prendere per mano la squadra, considerata la contemporanea assenza del centrocampista juventino e di Daniele De Rossi.
“Se non sei Messi o Maradona difficilmente una persona sola può cambiare tutto – ha dichiarato Verratti a Coverciano -. Bisogna parlare di gruppo, solo con l’aiuto dei compagni potrà sfruttare al meglio la possibilità che eventualmente mi verrà concessa. Ben vengano certe responsabilità, per un giocatore la propria Nazionale è il massimo, quindi cercherò di dare tutto e poi vedremo come andrà a finire”.
Con Conte ha già parlato, sa già cosa vuole il ct della Nazionale. “Sento la sua fiducia, per un giovane è la cosa più importante – ha ammesso -, ma anche Conte ha parlato di squadra e non di un singolo. So che il mio è un ruolo delicato perché Pirlo è un giocatore difficilmente sostituibile, però tutti mi stanno aiutando a capire come devo giocare. Tatticamente Conte è il miglior allenatore che ho avuto finora ma dovrò dimostrare con i fatti di meritare la fiducia. A parole tutto è semplice”.
Al fianco di Marco Verratti, sabato prossimo a Sofia potrebbe giocare Antonio Candreva. “Contro la Bulgaria ci attende una gara molto importante. – spiega ancora Verratti – abbiamo di fronte una buona formazione. Se giocheremo al meglio sono convinto che potremo portare a casa un buon risultato anche per la classifica”.
Verratti è molto richiesto in sede di calcio mercato. “Sono orgoglioso, vuol dire che sto facendo bene. Però basta sbagliare una partita e nel calcio cambia tutto. Il presente per me è Parigi, dove mi trovo benissimo, ho la fortuna di giocare per una grande squadra e sto facendo un’esperienza bellissima”. Il sogno per terminare in bellezza questa grande stagione? “Una finale di Champions Juventus-Paris Saint Germain. Magari perché o vincerò io o molti miei compagni di Nazionale. Sono italiano e quindi se non dovesse vincere il Psg, sarei felice se vincesse la Juventus”.