Def, Renzi: “A pagare sarà la politica”| Previsti tagli alle tasse per 18 miliardi

di Maria Teresa Camarda

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Def, Renzi: “A pagare sarà la politica”| Previsti tagli alle tasse per 18 miliardi

| martedì 07 Aprile 2015 - 16:22

“È finito il tempo di chiedere sacrifici ai cittadini per le casse dello Stato”. Il premier Matteo Renzi ha presentato così in conferenza stampa il Documento di economia e finanza (Def) discusso oggi in Consiglio dei ministri e che sarà approvato definitivamente dal Governo venerdì mattina.

Una manovra che, ha spiegato il presidente del Consiglio, “permetterà di ridurre di 18 miliardi di euro il carico fiscale sulle spalle degli italiani”. Grazie anche alla prossima legge di Stabilità: “Le tasse non aumenteranno, un’eventuale riduzione ci sarà nella legge di stabilità per il 2016, se saremo in condizione”. Inoltre, Renzi ha spiegato che il governo “ha disattivato 3 miliardi di clausole che avevano previsto i governi precedenti”.

“Manovra non è più una parola che indica quella cosa che si conclude con il mettere le mani nelle tasche dei cittadini – ha scherzato il premier. – Non sono previsti aumenti di tassazione né tagli ai servizi per la società, certo, c’è ancora bisogno di far dimagrire la spesa pubblica, ma se i sacrifici li fanno i politici male non fa”. Renzi ha aggiunto che “se dovesse saltare qualche poltrona in qualche consiglio d’amministrazione di qualche società partecipata i cittadini non potranno che esserne contenti”.

“Il Pil crescerà dello 0,7% quest’anno, dell’1,4% nel 2016 e dell’1,5% nel 2017”, ha aggiunto invece il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. “Il rapporto deficit/Pil dell’Italia sarà del 2,6% per quest’anno, del 1,8% nel 2016, dello 0,8% nel 2017”, ha proseguito Padoan. “Se come noi pensiamo, si consolida la fiducia dei cittadini e delle imprese dopo che si è consolidata la fiducia nei mercati e fiducia nelle istituzioni, allora le aspettative che abbiamo adesso potrebbero essere sbagliate per difetto e potremmo avere numeri più positivi”.

Sulle clausole di salvaguardia, Padoan ha spiegato che saranno disinnescate “in parte con la spending review, in parte automaticamente con benefici della crescita”.

Infine, rispondendo ad una domanda sul nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio che andrà a sostituire Graziano Delrio, Renzi ha detto: “Venerdì mattina ci sarà il nuovo o la nuova sottosegretaria”.

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