Dieci fosse comuni di soldati iracheni sono stati scoperte a Tikrit, nella città appena liberata dall’Isis. Otto di queste sarebbero state rinvenute all’interno del palazzo di Saddam Hussein. Lo rivela la Ccn che svela che addirittura potrebbero essere 1700 i corpi sepolti che apparterrebbero ai soldati di una base irachena fortificata nei pressi di Tikrit.
Tutti i cadaveri sono in stato di decomposizione, alcuni avevano le mani legate. I resti saranno inviati a Baghdad per test del Dna per l’identificazione. Otto fosse comuni sono state trovate all’interno del complesso del palazzo presidenziale, che contiene le residenze dell’ex presidente iracheno Saddam Hussein, mentre altri due in siti fuori della città.
Il complesso presidenziale dell’ex dittatore divenne la sede dell’Isis dopo che i militanti hanno occupato la città. Soldati iracheni e milizie sciite hanno ripreso Tikrit pochi giorni fa, al termine di una feroce battaglia .
Secondo alcuni testimoni, i soldati sarebbero prima stati separati in gruppi più piccoli per la fucilazione e poi sepolti nelle fosse comuni. Le famiglie dei militari scomparsi vogliono adesso sapere dal governo iracheno che cosa è accaduto. Secondo loro sarebbe stato ordinato ai soldati di lasciare la base disarmati e in abiti civili, circostanza smentita dai comandanti e dal ministero della Difesa iracheno.
Secondo i funzionari iracheni ci potrebbero volere settimane, se non mesi, per riesumare i corpi. Per l’organizzazione Human Rights Watch, nel massacro di “Camp Speicher” l’Isis avrebbe catturato “più di mille soldati in fuga e poi giustiziato almeno 800 di essi”. Un rapporto dell’Onu, diffuso il mese scorso, parla invece di circa “1500-1700 membri dell’esercito iracheno di Camp Speicher” che sono stati “sommariamente uccisi il 12 giugno dall’Isis, presumibilmente dopo essere stati catturati o uccisi”.