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Ponte crollato, Delrio: “Il viadotto va demolito” | La Sicilia in crisi studia soluzioni alternative

La Sicilia resterà per un bel po’ spaccata in due a causa del cedimento di due piloni dell’autostrada A29 Palermo – Catania, all’altezza del ponte Himera. La conferma è arrivata nel pomeriggio da Graziano Delrio, ministro per le Infrastrutture venuto apposta in Sicilia per valutare la situazione che creerà grossi problemi all’economia dell’isola.

“Purtroppo bisognerà demolire entrambe le carreggiate e non una come si ipotizzava inizialmente”, ha ammesso Delrio. “Abbiamo fatto i sondaggi per la ricostruzione delle due carreggiate, 300 metri di ponte e cinque piloni, prudenzialmente occorreranno dai 18 ai 24 mesi”, ha aggiunto a chi gli chiedeva dei tempi di realizzazione dell’opera. Però si è parlato della realizzazione di una “bretella” che permetta di aggirare l’ostacolo e che rappresenterebbe una soluzione tampone che potrebbe vedere la luce nel giro di tre quattro mesi (si parla anche di un collegamento aereo tra Palermo e Catania). Si tratterebbe di una bretella sulla provinciale 24 e la statale 120 con una deviazione poi collegata allo svincolo Scillato. “È la soluzione più semplice e più veloce, i tecnici di Anas sono molto tranquilli su questo perché parliamo di quasi tre Km di deviazione, di cui 1 km e mezzo da sistemare”

I costi per la sistemazione dell’autostrada dovrebbero aggirarsi intorno ai 30 milioni di euro. “Le risorse le troveremo perché è assolutamente indispensabile ripristinare questa opera”, ha poi specificato il ministro. “Dobbiamo impegnarci a evitare un danno economico per la Sicilia che potrebbe essere rilevante causato dall’interruzione di questa arteria. Oggi ho firmato il provvedimento per l’istituzione di una commissione d’inchiesta per fare luce sul cedimento del ponte. I fondi saranno messi nel contratto di programma di Anas per la manutenzione straordinaria e per gli imprevisti. Non si tratta di risorse sottratte alla prevenzione, non facciamo confusione”.

Al sopralluogo, insieme al ministro, erano presenti tecnici, ingegneri e geologi di Anas e Protezione Civile. Il ministro prima ha fatto un sopralluogo sull’arcata del ponte Himera poi nella parte inferiore per constatare le condizioni dei piloni che hanno ceduto. “La situazione è molto seria e grave, si tratta di un’arteria importante per la Sicilia”.

“Il Paese è fragile, non solo la Sicilia, perché per troppi anni è mancata la giusta attenzione – ha proseguito Delrio -. Dobbiamo concentrarci sulle opere che preservano il nostro territorio in maniera adeguata. Abbiamo bisogno di lavorare meglio sul dissesto idrogeologico. Il presidente Renzi ha voluto che la commissione sul dissesto idrogeologico fosse a palazzo Chigi. Ora sarà spostata al ministero delle Infrastrutture per coordinare al meglio gli interventi. Questo governo ha messo in campo una sensibilità notevole su questo tema, ha stanziato 7 miliardi per affrontare tutte le criticità”.

Intanto la Uil chiede provvedimenti urgenti. “I maggiori costi e le sofferenze dei catanesi e dei siciliani dovuti alla vergognosa interruzione della Palermo-Catania siano, almeno in parte, risarciti dall’Anas e dallo Stato. Chiediamo che Anas e Stato rinuncino alle quote di loro competenza sui pedaggi autostradali della Messina-Palermo che costituisce per lavoratori, famiglie e aziende una delle poche soluzioni alternative praticabili nei collegamenti tra i due principali centri dell’isola”, ha detto il segretario generale della Uil di Catania, Fortunato Parisi, in una lettera aperta.

 

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