Un’auto da corsa, un ponticello in pietra e i piloni ancora smozzicati ma già imponenti dell’autostrada Palermo-Catania che verrà completata di lì a poco. Sono questi nella foto, appena nati, quelli che 40 anni dopo hanno ceduto, “spezzando” in due la Sicilia e creando grossi disagi ai collegamenti tra le due parti dell’isola.
È una foto scattata in occasione di una Targa Florio dei primi anni ’70, (nel tratto di Scillato che per decenni ha rappresentato un momento topico della gara), quando ancora per arrivare dal capoluogo siciliano all’Etna si doveva fare il periplo (com’è diventata desueta la parola “periplo”) dell’isola, impiegandoci in auto circa cinque ore, attraversando i paesi dell’entroterra. Quando ancora c’era il volo Alitalia Palermo – Catania, per chi se lo poteva permettere.
Momento amarcord dopo il crollo del pilone dell’A19? Sì, anche. Una sorta di Com’eravamo. Dai bauli vengono fuori foto di come eravamo, spesso di com’era meglio l’epoca che ora non c’è più: quante volte, adesso, sentiamo ripetere che si stava meglio quando si stava peggio? Chissà cosa sarebbe stato un ipotetico Google Maps del 1973….