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Naufragio, chiesta la convalida dei fermi | La procura contesta anche il sequestro di persona

La Dda della Procura di Catania ha richiesto all’ufficio del Giudice delle indagini preliminari la convalida dei fermi dei due presunti scafisti del barcone che ha fatto naufragio al largo della Libia, il tunisino Alì Malek Mohammed e il siriano Bikhit Mahmud. Il Gip provvederà entro le prossime 48 ore all’interrogatorio di garanzia e alla valutazione della misura cautelare della custodia in carcere, di cui è stata fatta richiesta.

I due indagati saranno interrogati dalla Procura che, intanto, sta ascoltando i 26 sopravvissuti sopravvissuti. Dalle testimonianze raccolte, sottolinea il procuratore Giovanni Salvi, è “confermata la ricostruzione di fatti sin qui operata e in particolare il fatto che coloro che si trovavano nei ponti inferiori sono stati chiusi all’interno dello scafo e che le porte sono state serrate”.

Per questo la Dda della Procura di Catania ha contestato al presunto ‘capitano’ del barcone, il tunisino Alì Malek Mohammed anche il delitto di sequestro di persona, aggravato dalla presenza di minori. Gli incidenti probatori davanti al Gip Rosa Alba Recupido si terranno a partire dalla mattina di venerdì prossimo.

Redazione

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