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Spese pazze al Pirellone: 56 rinvii a giudizio | Il processo inizierà il 1 luglio a Milano

Rinvio a giudizio per 56 ex consiglieri lombardi accusati a vario titolo di peculato e truffa per le presunte spese ‘spazze’ con i rimborsi regionali. Altri tre sono stati condannati in abbreviato a pene tra i 18 e i 24 mesi. Tre prosciolti e un assolto. Il processo inizierà il primo luglio.

Il gup di Milano Fabrizio D’Arcangelo ha concluso così, quindi, l’udienza preliminare per 64 ex consiglieri regionali lombardi nell’inchiesta sui rimborsi dei gruppi politici al Pirellone, sede della Regione Lombardia.

La sentenza di non luogo a procedere per gli assessori Giovanni Rossoni del Pdl e Mario Scotti dell’Udc e per l’esponente del Pd Carlo Porcari. Una sentenza determinata da quello che è stato considerato dal gup un errore procedurale da parte della Procura nel valutare la ‘doppia’ posizione di questi tre imputati sia nella veste di capogruppo che di consiglieri. Assolto, sempre per la stessa ragione, Guido Galperti (Pd) che aveva scelto di essere giudicato col rito abbreviato.

Tra i rinviati a giudizio ci sono anche cinque consiglieri regionali in carica. Sono Luca Gaffuri, ex capogruppo e attuale consigliere del Pd, Elisabetta Fatuzzo (Pensionati), i leghisti Angelo Ciocca e Massimiliano Romeo (quest’ultimo capogruppo), e Alessandro Colucci di Nuovo centrodestra.

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