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Alessio Bondì, il cantautore che parla in palermitano al Nord Italia /VIDEO

Alessio Bondì, palermitano doc, romano di adozione, nel suo album “Sfardo” racconta con un autentico dialetto palermitano un’identità fatta di vezzi, toni, inclinazioni di un tipo di infanzia che la società odierna sembra avere sepolto. Classe ’88, chitarrista sopraffino, ci conduce in un viaggio musicale a volte esilarante, altre volte nostalgico, altre volte ancora emozionante e addirittura commovente.

In “Rimmillu ru voti“, Bondì suona l’armonica e la chitarra insieme, in una melodia poetica che rievoca un messaggio popolare (‘un fare a bili) che invita alla quiete dello spirito. “Un pisci rintr’a to panza” è una toccante cantilena, un inno all’amore, è un feto che parla e che indirettamente si rivolge a tutte quelle donne, che anche se in età fertile, per uno strano scherzo del destino, non hanno ricevuto il dono della maternità, e soprattutto di una “femminedda”. “Di cu si” restituisce l’allegria, consacrando quella parte di noi che pare non voglia crescere mai; è un ritorno alla leggerezza e ingenuità che ogni bimbo custodisce.

Alessio Bondì ha successo soprattutto al Nord Italia, ma quando gli si chiede come quel pubblico possa comprendere un lessico palermitano che a volte è difficile tradurre, lui risponde: “Ma picchi’, tu quannu ascolti un testo in inglese lo comprendi tutto? In un testo è importante la melodia, se ti prende, ti aiuta nella comprensione e nell’intuito di quei termini, anche se non sei palermitano”.

Giovane musicista, informato, sensibile, colto, riservato e preparato, Bondì è autore di un progetto che presenta una fortissima identità culturale, creata dalla sana e autentica memoria di attimi di vita vissuta in una di quelle famiglie che creano un DNA vincente e che è orgoglio incredibile della città da cui proviene, Palermo.

Valentina Frinchi

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  • I musicisti palermitani che fanno musica in lingua inglese in tutte le salse non hanno capito che se vanno a fare musica in Inghilterra o in america. li né trovano a migliaia artisti meglio di loro,quindi gli conviene che si stanno a casa a girare da porta Carini a Porta Carbone da Bagheria a Pallavicino PUNTO
    e se vanno all estero se ne tornano a casa subito se no fanno la fame,e poi non l anno capito che ormai sono troppo antichi,vedi il Bondi lui si che ha colto nel segno come si prende il pubblico con le sensazioni belle che lui riesce a dare un Cat Steven nostrano in dialetto ,meglio di tutta questa musica nglisi vecchia che ce' in giro ,canta comu ti fici to patri, direbbe me ziu,oppure usiamo la nostra tanto bistrattata lingua italiana e scriviamo musica in italiano non mi raccontino balle quelli che dicono che l italiano non si presta non è musicale se ce il talento tutto puoi fare ,perciò il Bondi canta in dialetto..... e funziona benissimo!!
    Auguri Bondi sei bravo ed hai colto nel segno ssei uno dei pochissimi se non l unico che ha un carisma,vivi di luce propria,tanti auguri da un tuo fan!!

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Valentina Frinchi
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