La crisi greca penalizza le borse europee | Si cerca un accordo prima dell’Eurogruppo

di Stanislao Lauricina

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La crisi greca penalizza le borse europee | Si cerca un accordo prima dell’Eurogruppo

| martedì 05 Maggio 2015 - 19:43

Tra bruschi stop e timide aperture, va avanti il confronto internazionale sulla crisi greca. Dopo una giornata di dichiarazioni negative da Atene, che hanno provocato un “martedì nero” nelle borse europee, è arrivata la dichiarazione del ministro delle Finanze francese Michel Sapin che, al termine di un bilaterale con il collega greco Yanis Varoufakis si è detto fiducioso nella possibilità che Atene riesca a trovare una buona soluzione di compromesso con i creditori internazionali, in vista della riunione dell’Eurogruppo in agenda lunedì prossimo 11 maggio.

“Quello con Yanis Varoufakis è stato un incontro importanti. Le autorità greche stanno mandando un messaggio” si legge in una mail diffusa dall’ufficio del ministro. “Siamo arrivati a un punto cruciale e abbiamo margine per giungere a un buon compromesso… non esistono soluzioni diverse da un accordo”.

Lo stesso Varoufakis aveva detto che non ci sarà un accordo finale sulla Grecia all’Eurogruppo di lunedì. “Avremo una discussione fruttuosa che confermerà i notevoli progressi fatti e sarà certo un altro passo in avanti nella direzione di un accordo finale”, ha dichiarato il ministro delle finanze greco dopo l’incontro con il commissario Ue Pierre Moscovici. “Abbiamo avuto delle discussioni costruttive che aprono la strada a un incontro positivo dell’Eurogruppo, il cui scopo è di rafforzare ulteriormente il terreno comune raggiunto nel Brussels Group”, ha spiegato Varoufakis. Per questo, ha aggiunto, “l’importante è che i buoni progressi fatti siano resi più solidi e che portino la Grecia in una situazione in cui possiamo tutti guardare verso nuovi accordi con le istituzioni e i nostri partner, in modo da superare le difficoltà di liquidità che, come noi tutti sappiamo, la Grecia sta passando”.

Da Atene, però, era arrivata una nota del governo greco secondo cui Ue e Fmi seguono “strategie differenti” sulla Grecia, con la prima che chiude a una ristrutturazione del debito e il secondo che non cede su pensioni e lavoro. Una “grossa contraddizione” alla luce della quale il governo greco “ha deciso di non legiferare sulle riforme prima di un accordo” con i creditori.

A fare le spese di tante contraddizioni sono state le borse europee, in deciso ribasso. La Borsa di Milano è andata giù del 2,76%. A pesare anche il calo dei listini Usa in scia al deficit commerciale peggiore delle attese. Forte rialzo per lo spread tra Btp e Bund, a 128 punti contro i 108 di ieri e i circa 112 di apertura stamani. Il rendimento del titolo decennale italiano sale all’1,785% da 1,53% di ieri sera.

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