elicottero dell'esercito pachistano
Le Forze Armate pakistane hanno smentito la rivendicazione dei Talebani del Pakistan (Ttp) dopo lo schianto nel nord del Pakistan dell’elicottero con diplomatici a bordo e hanno affermato che il velivolo si è schiantato per un “guasto tecnico”. In alcune dichiarazioni al sito pakistano di notizie DawnNews, il generale Asim Bajwa dell’ufficio pubblica informazione delle Forze Armate ha escluso la possibilità di un attacco terroristico.
Su Twitter il generale ha spiegato che in base alle “informazioni iniziali” l’elicottero ha avuto un “guasto tecnico” al momento della manovra per toccare terra. Per fare luce su quanto avvenuto è stata creata una commissione d’inchiesta. “Stiamo indagando. Non si è trattato in alcun modo di un atto di terrorismo”, ha ribadito il generale in dichiarazioni al giornale The Express Tribune. “È un giorno triste per tutti noi e i nostri pensieri sono per le famiglie in lutto”, ha detto il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, generale Raheel Sharif.
Nell’incidente di questa mattina sono morte sei persone fra cui gli ambasciatori della Norvegia e delle Filippine. Tra le vittime anche le mogli degli ambasciatori di Malaysia e Indonesia. Tra i feriti vi sono gli ambasciatori di Polonia e Olanda. Gli elicotteri in volo erano tre, diretti nel nord del Paese per il lancio di un progetto governativo; su un altro velivolo viaggiava il primo ministro del Pakistan Nawaz Sharif. Pareva che potesse essere proprio lui l’obiettivo dell’attentato.
C’era stato anche un breve messaggio di rivendicazione il portavoce del Ttp, Muhammad Khurassani, che aveva rivelato che una loro “forza speciale” aveva messo a punto un “piano per colpire il premier Nawaz Sharif che però è fuggito perché viaggiava su un altro velivolo”. “Abbiamo colpito l’elicottero con un’arma anti-aereo – ha concluso il portavoce – e i piloti e diplomatici stranieri sono stati uccisi”.
La notizia dell’incidente è stata confermata da fonti governative pakistane, che non avevano fatto riferimento a un attentato. Voce, infatti, poi smentita.