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Salvini contestato a Marsala, annullato il comizio | Il leader della Lega: “Un gruppo di maleducati”

Il leader della Lega Nord Matteo Salvini è stato duramente contestato da circa trecento persone, nella tarda serata di ieri, a Marsala. Salvini non è neppure potuto scendere dall’auto. In largo Zerilli, avrebbe dovuto tenere un comizio per sponsorizzare la candidatura a sindaco della città per “Noi con Salvini” di Vito Armato (nella foto con il leader della Lega Nord), ma le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, hanno ritenuto che non c’erano le condizioni di sicurezza per far passare tra il pubblico presente in strada il segretario della Lega.

Contestatori e curiosi si erano già radunati intorno alle 20 (il comizio era previsto alle 21.30, ma Salvini è arrivato con due ore di ritardo). I contestatori si sono presentati con striscioni, fischietti e orecchie d’asino fatte di carte.

La manifestazione è cominciata in maniera pacifica, con cori contro Salvini e la Lega. La piazzetta si è poi riempita verso le 22.30 e la polizia ha formato un cordone di sicurezza. Qualche momento di tensione c’è stato quando un antifascista e un membro della destra marsalese stavano per venire alle mani. All’arrivo di Salvini una ragazza è riuscita sfuggire ai controlli e ha sferrato un calcio contro l’auto del leghista.

Allora il corteo di auto blu e polizia si è allontanato, spostandosi verso il porto, in attesa di disposizioni. Alla fine si è deciso di non tenere il comizio. Ma questa mattina il leader del Carroccio ha deciso di tenere ugualmente una conferenza stampa. “Ieri sera c’era qualche maleducato, che però c’è da nord a sud. Quando uno ha le idee che valgono poco e deve usare i pugni, vuol dire dire che ha dei problemi. La Marsala normale l’ho vista stamattina, al mercato, a scuola e in strada”, ha detto Matteo Salvini.

“Mi dispiace perché c’era tanta gente con cui avrei voluto parlare – ha continuato Salvini – ma era pericoloso anche per le donne che erano in piazza. Abbiamo, quindi, preferito di dare soddisfazione a questi scemi”. Sulla scelta di scendere al Sud per conquistare consensi elettorali dopo oltre vent’anni di discorsi denigratori contro il Meridione, il leader della Lega ha affermato: “Vado dove mi invitano. Noi abbiamo sempre contestato e sempre contesteremo la politica del sud, i falsi invalidi, i falsi forestali e tutti quelli che vivono di assistenzialismo. C’è un sud che ha voglia di camminare sulle sue gambe, senza essere assistito. Vogliamo dare voce al sud che non vuol andare in giro con il cappello in mano e che per farsi curare non vuol andare negli ospedali di Milano”. “Qui in Sicilia – ha osservato – ci sono inciuci di tutti con tutti, autonomisti, Forza Italia, Pd, Mpa, come un’enorme marmellata unica che si muove dietro a personaggi come Alfano”, mentre sulle affinità della Lega con il M5S ha spiegato che a differenziarli è il fatto che “loro stanno un po’ troppo a sinistra”.

Salvini ha ribadito di essere contrario al reddito di cittadinanza, definendolo nuovamente una “elemosina di Stato”. Parlando della proposta di reddito minimo, sostenuta oltre che dal Movimento 5 stelle anche da Roberto Maroni, il leader della Lega ha osservato: “A chi ha bisogno di mangiare preferisco regalare la canne da pesca piuttosto che il pesce”.

 

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