Niente più attesa per i fan: il 9 giugno esce “Drones”, nuovo album dei Muse che segna il ritorno della band fondata da Matt Bellamy, tre anni dopo l’ultimo lavoro “The 2nd Law”. “Drones” sembra guardare al passato del gruppo e ritornare ai toni rock degli inizi. Si tratta di un album incentrato sul conflitto fra l’umanità e i droni, metafora della pericolosa strada che oggi sta prendendo l’evoluzione tecnologica.
Intervistato da TgCom24, Bellamy, che ha composto per intero l’album, ha dichiarato: “L’ispirazione è arrivata dalla lettura di “Predators, The CIA’s Drone War on Al Qaeda”, un libro molto interessante sull’utilizzo dei droni in guerra. L’ho trovato scioccante. […] E poi ci sono le implicazioni dell’intelligenza artificiale sul futuro: avremo droni che potranno decidere in autonomia di uccidere senza che un umano li programmi per farlo. Per me questo è un punto di non ritorno della strana evoluzione della tecnologia e del suo impatto sulle nostre vite”.
Una “ribellione pacifica” alla perdita di umanità: ecco a cosa sembra puntare l’album. Se il tema del disco è stato ispirato da un libro, la sua costruzione è frutto anche di influenze cinematografiche. In particolare emerge tutto l’amore di Bellamy per Stanley Kubrick, soprattutto per “2001 Odissea nello spazio” che è stato un punto di riferimento per la relazione instauratasi tra gli umani e l’intelligenza artificiale.
Intanto, aspettando che esca l’intero album, non ci resta che ascoltare il singolo pubblicato su Youtube lo scorso 28 aprile, “Dead Inside”.