All’alba i carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, a carico di altrettanti soggetti indagati anche per associazione a delinquere finalizzata alla intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro. L’operazione “Confine”, ha avuto avvio nel mese di novembre 2013, con l’obiettivo principale di perseguire il cosiddetto “Caporalato”.
Gli arrestati sono Davide Madaffari, Alessandro Madaffari, Salvatore Di Bartolo, Giuseppe Ravalli, Vincenzo Consiglio, Mohammed Keita, Filip Kuzev.
I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, sotto la costante direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi (RC), hanno svolto numerose indagini con lo scopo di documentare le attività di sfruttamento del fenomeno del “Caporalato” quindi dell’agevolazione e sfruttamento del lavoro extracomunitario clandestino.
Dalle indagini è emerso che l’entità della somma trattenuta dal “caporale” a titolo di compenso, alle volte, supera il 50% della paga giornaliera percepita dai prestatori d’opera deprivandoli dei seppur minimi mezzi di sostentamento quotidiani.