Categorie: EsteriPiemontePolitica

Ventimiglia, Parigi sfida Italia e Ue | Renzi: “Inutile mostrare i muscoli”

E’ in corso nella prefettura di Imperia un vertice tra il prefetto del capoluogo Silvana Tizzano e il collega di Nizza, in Francia. Tema dell’incontro sono le possibili iniziative per far transitare in territorio francese i numerosi migranti che, una volta arrivati a Ventimiglia per varcare la frontiera, vengono bloccati dalla gendarmeria d’Oltralpe. Si sta anche valutando l’ipotesi di aprire un centro di accoglienza temporaneo.

Gli oltre 200 migranti presenti al confine tra Italia e Francia attendono infatti ancora il lascia passare delle autorità transalpine. Se in un primo momento, però, l’orientamento francese lasciava ben sperare, adesso a Ventimiglia la fiducia è certamente più contenuta rispetto alle ore precedenti.

“Voglio dire chiaramente che la frontiera italo-francese non è mai stata chiusa, Schengen non è mai stato sospeso” dichiarava il funzionario francese che ha poi precisato che “la circolazione autostradale e ferroviaria non è mai stata interrotta”.

Qualche ora dopo, con un repentino colpo di coda, il ministro dell’Interno francese Bernanrd Cazeneuve ha affermato: “Bisogna che l’Italia accetti di creare dei centri per distinguere i migranti economici irregolari dai rifugiati”.

“È bene ricordare, però, che la Francia non ha bloccato le sue frontiere – ha affermato a radio RMC e BFM-TV – Ci troviamo di fronte a un fenomeno migratorio di una nuova portata. Chi sono questi migranti?”.

“Ci sono molti migranti economici irregolari che vengono dall’Africa Occidentale e non sono dunque oggetto di persecuzioni. Non possiamo accoglierli, dobbiamo riaccompagnarli alla frontiera”.

Di parere decisamente opposto la Commissione Ue, che fa sapere di essere “al corrente dei controlli alle frontiere di Francia, Austria e Svizzera con l’Italia e sta verificando la situazione perché tutti devono rispettare Schengen. L’Europa non è al corrente di piani B”.

Il portavoce Natasha Bertaud dichiara puntualizza: “Vogliamo che il sistema di ricollocazione sia obbligatorio”. Ma da Parigi Cazeneuve incalza: “Mi sono recato in Africa, in Camerun e in Niger per assicurarmi che venissero riaccompagnati nel modo più umano possibile. Quanto a chi arriva dalla Siria e vede i suoi cari morire ogni giorno, dobbiamo esaminare le loro richieste d’asilo“.

“Oggi dobbiamo fare in modo di suddividere le richieste d’asilo in Europa – conclude Cazeneuve – proposto che al momento dell’arrivo dei migranti in Grecia e in Italia, chi è rifugiato in Europa venga distinto dai migranti economici irregolari”.

Dura la reazione di Matteo Renzi: “Il piano A è affrontare tutti insieme la questione immigrazione. È evidente che l’atteggiamento muscolare di alcuni ministri di paesi amici va in direzione opposta. L’Italia deve farsi carico e se ne fa, salva centinaia di vite e continueremo a farlo”.

“L’immigrazione è una vicenda complessa che si gestisce con la solidità di un Paese come il nostro che non può consentire alla Francia di avere navi nel Mediterraneo e lasciare i migranti in Italia – ha concluso – Nessun egoismo nazionale può chiudere gli occhi“-

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

Condividi
Pubblicato da
Redazione
Tags: africaBernard Cazenuvecameruncaso MigrantiCazeneuveemergenza migrantiFranciaGreciaitaliamigrantimigranti alla frontieranigerParigiSiria