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Buchi neri, da oggi si ‘pesano’ in tempi record | “Serve a capire l’evoluzione delle galassie”

Quanto “pesa” un buco nero? Da oggi questa domanda ha una risposta: il radiotelescopio Alma – sulle Ande cilene, le cui antenne sono di costruzione italiana – ha impiegato due ore di osservazioni, ma alla fine è riuscita a “pesare” questa regione dello spaziotempo di cui ancora ben poco si sa.

Il risultato è stato ottenuto grazie a un nuovo metodo, pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal e sviluppato dallo scienziato Kyoko Onishi, dell’istituto giapponese Sokendai: a essere misurata è stata la massa del buco nero al centro della galassia NGC 1097, equivalente a 140 milioni di volte rispetto a quella del Sole.

“Pesare” un buco nero non è un compito facile, ma riuscire a farlo ha implicazioni particolarmente rilevanti per lo studio dell’universo, perché permette di capire meglio l’evoluzione delle galassie. Più o meno tutte hanno infatti un buco nero al proprio centro. Il nuovo metodo di misurazione studia lo spostamento dei gas nelle regioni centrali della galassia.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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