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Partite truccate, Lotito avrebbe aiutato il Catania | Ma il presidente della Lazio non è tra gli indagati

Nuovi coinvolgimenti e nuovi dettagli nell’ambito dell’inchiesta “I treni del gol” condotta dalla Digos catanese. Secondo quanto evidenziato dalla Gazzetta dello Sport, in un passaggio riguardante la gara Catania-Avellino gli inquirenti citano nell’ordinanza il nome del presidente della Lazio e vicepresidente Figc Claudio Lotito.

Pulvirenti e Cosentino – si legge nell’ordinanza – in evidenti ambasce per la difficile situazione di classifica del Catania, ebbero a rivolgersi a Lotito con il quale si registrano numerosi contatti, precedenti e successivi la partita. Cosentino riconosceva a Lotito il merito di averne in qualche modo condizionato il risultato, ipotesi che la successiva attività di indagine non ha confermato”. Lotito, infatti, non è tra gli indagati.

Intanto sia Pulvirenti che Delli Carri si affidano ai propri legali. L’avvocato del patron rossazzurro Giovanni Grasso attacca l’ordinanza: “Ho individuato delle discrepanze coi capi di accusa. Non mi risulta, ad esempio, che ci siano prove sulla consegna dei soldi di Arbotti ai calciatori”. L’ex ds etneo, invece, si è avvalso della facoltà di non rispondere perché “le intercettazioni sono una prova”, come dichiarato dal suo avvocato Maurilio Prioreschi.

 

 

Redazione

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