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Palermo, arrestato il noto medico Matteo Tutino | Perquisizioni e sequestri dei Nas a Villa Sofia

Truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato, abuso d’ufficio e falso. Con queste accuse è finito agli arresti domiciliari Matteo Tutino, primario del Reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Villa Sofia di Palermo. Lo hanno arrestato i carabinieri del Nas di Palermo al termine di un’indagine, avviata nel 2013, è coordinata dal Procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci e dal pm Luca Battinieri.

L‘azienda ospedaliera in una nota diffusa in tarda mattinata ha riferito di essere in attesa di ulteriori sviluppi della vicenda. Poi in serata è arrivata la decisione di sospendere Matteo Tutino e di affidare l’Unità operativa, ad interim, al direttore del dipartimento di Chirurgia, Giuseppe Termine.

Il medico avrebbe compiuto alcuni interventi di chirurgia plastica in modo irregolare nel reparto che dirigeva. Secondo gli inquirenti, Tutino si sarebbe fatto pagare un compenso “non dovuto” dai pazienti. Tramite alcune documentazioni sanitarie e cartelle cliniche falsificate avrebbe documentato prestazioni post operatorie come le medicazioni, in realtà mai effettuate, chiedendone il rimborso al Servizio Sanitario Regionale  e arrecando quindi un ingente danno all’Erario.

I Carabinieri hanno anche eseguito diverse perquisizioni e nuovi sequestri di documenti in collaborazione con il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo. I militari hanno lasciato l’ospedale con alcuni faldoni sugli interventi eseguiti dallo specialista in interventi di chirurgia estetica. Lo stesso è successo anche via Petunie a Carini dove abita il medico e dove è stato notificato il provvedimento di arresti domiciliari. Tutti documenti che saranno passati al vaglio del pm Luca Battinieri e del procuratore aggiunto Leonardo Agueci che coordinano l’inchiesta.

Nell’inchiesta sono coinvolti anche Damiano Mazzarese dirigente del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera l’ex commissario dell’azienda sanitaria Giacomo Sampieri e il direttore sanitario Maria Concetta Martorana.

L’inchiesta riguarda proprio la gestione del reparto, per Tutino l’attività svolta anche al Policlinico e al reparto di Caltanissetta. Secondo l’accusa alcuni pazienti sarebbero stati trattati per interventi di chirurgia estetica mascherati da interventi a carico del servizio sanitario regionale. Secondo l’indagine Tutino ancora prima di essere primario avrebbe visitato nel suo studio alcuni pazienti e poi li avrebbe operati in ospedale: interventi di chirurgia estetica, fatti passare per funzionali e quindi rimborsabili dal sistema sanitario regionale.

Una truffa secondo i militari che non è finita con gli arresti. Tanto che il procuratore aggiunto Leonardo Agueci parla di attività ancora in corso che porterà a nuovi sviluppi. Nei mesi scorsi sia Tutino che il medico di Villa Sofia Francesco Mazzola e anche il sindacato avevano presentato alcuni esposti. Tutino aveva anche denunciato intimidazioni e furti in reparto. Alcuni medici, a cominciare da Mazzola, avevano invece lamentato la disorganizzazione del reparto gestito da Tutino e la perdita di prestazioni e fatturato.

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