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Grecia, controproposta Tsipras a Junker | Salvataggio Esm e ristrutturazione del debito

Un programma di salvataggio di due anni chiesto al fondo europeo Esm e una ristrutturazione del debito: sono questi i contenuti della controproposta ellenica, firmata da Alexis Tsipras e inviata all’Unione europea. Il piano è stato consegnato al presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker dopo che lo stesso aveva elaborato un’offerta in extremis per arrivare ad un accordo entro mezzanotte, quando scadrà il piano di aiuti. L’Eurogruppo discuterà della proposta dalle 19.

La cancelliera Angela Merkel che già stamattina aveva detto di “non conoscere segnali concreti”, nel pomeriggio ha dichiarato ad un’agenzia di stampa tedesca che “non prenderà in considerazione l’ipotesi di un terzo salvataggio della Grecia, prima dell’esito del referendum di domenica prossima“.

Per il presidente del gruppo S&d all’Europarlamento Gianni Pittella “si è aperto uno spiraglio”.

Entro la mezzanotte di oggi Atene dovrà rimborsare 1,7 miliardi all’Fmi e terminerà anche il programma di aiuti della Troika, Tsipras e Varoufakis non sono riusciti ad ottenere nessuna proroga nonostante la richiesta avanzata a tutti i leader europei. Il ministro delle finanze ellenico ha comunque confermato di non voler saldare il debito greco con il Fondo Monetario.

Stamattina la Bce considerava come scontata la “Grexit”, l’uscita di Atene dall’Eurozona. Una conseguenza apparentemente inevitabile quanto drammatica e che potrebbe spingere il governo greco a ricorrere alla Corte di giustizia dell’Ue.

Secondo il quotidiano online Kathimerini (che cita fonti europee), un portavoce greco avrebbe già detto che “Alexis Tsipras voterà No domenica“, nonostante la proposta sia stata “ascoltata con interesse”. Se invece il premier greco dovesse accettasse l’offerta, dovrebbe farlo per iscritto entro la giornata consentendo così la convocazione di un Eurogruppo d’emergenza.

Contestualmente Tsipras sarebbe impegnato a cambiare orientamento sostenendo il “Si” al referendum. Cosa prevede l’offerta di Juncker? L’Iva al 13% per gli alberghi e le strutture turistiche – proposta greca respinta inizialmente dalla ex troika che chiedeva il 23% e una dilazione nel pagamento delle scadenze del debito, l’abbassamento dei tassi di interesse e l’estensione di una moratoria sui pagamenti verso la zona euro. Continua la corsa contro il tempo.

Intanto alcune banche greche, chiuse da lunedì scorso, giovedì apriranno ai pensionati che devono ritirare i soldi. Lo riferiscono i media greci. I pensionati, che in molti casi non possiedono carte di debito, né di credito, potranno prelevare fino a 240 euro nelle filiali delle banche che apriranno per loro a livello nazionale. Fino al 6 luglio, giorno dopo il referendum convocato per votare sulla proposta dei creditori, in Grecia le banche rimarranno chiuse e i prelievi di contante saranno limitati a 60 euro al giorno.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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