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Grecia, Eurogruppo chiede ritorno della Troika | Entro mercoledì attese nuove misure da Atene

L’Eurogruppo chiede un rafforzamento delle riforme, tra cui la reintroduzione dei licenziamenti collettivi e la revisione della contrattazione collettiva in linea con le “best practice” europee. E’ quanto si legge nel documento sul tavolo dei leader Ue.

L’Eurogruppo in considerazione di un possibile programma con “bisogni finanziari tra 82-86 miliardi come valutato dai tecnici” ha quindi invitato le “istituzioni a tentare di ridurlo attraverso altri interventi”. Le esigenze finanziarie di Atene sono stimate a 7 mld entro il 20 luglio e altri 5 entro metà agosto.

Inoltre, così come scritto nel documento, è stato chiesto alla Grecia di “normalizzare completamente il metodo di lavoro con la troika, compreso il necessario lavoro sul campo ad Atene, per migliorare il monitoraggio e l’attuazione delle riforme”.

Durante una pausa dell’Eurosummit, intanto, il premier greco Alexis Tsipras aveva incontrato la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e quello del Consiglio Ue Donald Tusk.

L’Eurogruppo è quindi “pronto a considerare nuove misure aggiuntive per alleggerire ulteriormente, se necessario, il percorso del finanziamento del debito per assicurare che il fabbisogno finanziario rimanga a livelli sostenibili”, ma, “un taglio nominale del debito non può essere intrapreso”. È quanto si legge in una bozza di conclusioni discussa ma non approvata dall’Eurogruppo di oggi. Queste misure potrebbero prevedere possibili periodi più lunghi per il ripagamento delle scadenze condizionato alle misure concordate nell’ambito di un nuovo programma di aiuti.

“L’Eurogruppo è finito, andiamo a informare i leader, ci sono ancora un paio di grandi questioni ancora aperte e sta a loro definirli”, ha detto il presidente Dijsselbloem.

Secondo il ministro finlandese delle finanze Alex Stubb,  sono stati fatti molti progressi, c’è un “documento che va ai leader che chiede alla Grecia riforme da fare in Parlamento entro il 15 luglio come pensioni e Iva e privatizzazioni”.

Il premier greco Alexis Tsipras all’arrivo al summit era molto fiducioso e aveva dichiarato di voler trovare “un compromesso onesto, lo dobbiamo a tutti gli europei che vogliono un’Europa unita e non divisa: possiamo raggiungere un accordo già questa sera se tutte le parti lo vogliono”. Ma la cancelliera, Angela Merkel, aveva stoppato gli entusiasmi ribadendo che “i negoziati saranno durissimi, la valuta più importante che si è persa è la fiducia. Non ci sarà un accordo a qualunque costo, dovremo valutare se i vantaggi sono superiori agli svantaggi”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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