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Grecia, da Governo manovra per 3 miliardi | Varoufakis: “È come il golpe del 1967”

Dopo l’accordo di ieri a di Bruxelles su un nuovo piano di aiuti alla Grecia, ora il premier greco Tsipras deve affrontare l’opposizione interna in vista della promessa approvazione in tempi brevissimi (entro il 15 luglio) delle riforme imposte in cambio degli aiuti.

Infatti già oggi il provvedimento che contiene le misure richieste dall’Eurogruppo per il salvataggio della Grecia è stato presentato in Parlamento. La manovra presentata dal governo greco al Parlamento vale complessivamente 3,175 miliardi di euro tra “nuove tasse e risparmi di spesa”. E’ quanto scrive il quotidiano Kathimerini spiegando che il provvedimento depositato si intitola “misure urgenti per la negoziazione e la conclusione di un accordo con l’Esm”.

Secondo il piano approvato all’Eurosummit, il governo dovrà far votare entro domani la riforma. Se il governo greco riuscirà ad approvare i provvedimenti richiesti, anche i Parlamenti degli altri Paesi Ue potranno esprimersi sul piano. Non appena la Grecia approverà tutte le misure  “mercoledì notte o giovedì mattina” avrà luogo “una riunione dell’Eurogruppo per teleconferenza”, ha annunciato ieri il presidente Jeroen Dijsselbloem. L’ok a negoziare il terzo salvataggio all’Esm si avrà quindi solo a fine settimana.

Il partito guidato da Tsipras è diviso tra chi continua a credere nel suo leader, ritenuto fino al referendum un fine stratega e chi invece crede che alla fine abbia ceduto alle pressioni dell’Europa e alla sua regola dell’austerità tradendo così il mandato del popolo greco. Embelmatico il gesto di Tsipras di togliersi la giacca. Il portavoce di Syriza, il partito di Tsipras – ha parlato di un golpe, un colpo di Stato messo in atto a Bruxelles ai danni della Grecia. Sulla  stessa lunghezza d’onda anche l’ex ministro Varoufakis: “Il recente summit europeo non è nient’altro che la conclusione di un colpo di stato. Nel 1967 (golpe dei Colonnelli, ndr) le potenze straniere usarono i carri armati per mettere fine alla democrazia greca. Nella mia intervista alla radio australiana Abc ho affermato che nel 2015 c’è stato un altro golpe delle potenze straniere, che hanno usato le banche invece dei carri armati”.

Un rimpasto di governo è quasi sicuro, anche se la resa dei conti a livello di politica nazionale potrebbe essere rinviata a settembre, quando e se la fase acuta della crisi sarà superata. Il rimpasto, assicura al Fatto Quotidiano il leader del partito di centro To Potami “ci sarà sicuramente e Tsipras rimarrà al suo posto. Il posto per noi c’è ma rimarremo all’opposizione”.

Intanto per domani il sindacato greco che rappresenta i dipendenti pubblici (Adedy) ha indetto uno sciopero per 24 ore in segno di protesta contro l’intesa raggiunta dal premier ellenico. Dopo lo sciopero degli statali, la prima nei sei mesi del governo Syriza, seguirà una manifestazione convocata nel pomeriggio nella centrale piazza Syntagma, davanti al Parlamento.

Per le banche greche la situazione resta critica: chiuse dal 28 di giugno, non riapriranno almeno fino a domani. I mercati hanno nvece festeggiato l’accordo dell’Eurosummit. A Milano la Borsa sale dell’1%, tra acquisti sul lusso e le banche, Parigi sale dell’1,94%, Francoforte dell’1,49%. Sulle piazze finanziarie non si vede però l’euforia di quando cala la bufera: troppi i passaggi ancora necessari per uscire dal tunnel. E il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble non molla la presa: “Alcuni membri del governo tedesco sono dell’opinione che un’uscita dall’euro »sarebbe, potrebbe essere la migliore soluzione per la Grecia, ma ovviamente a condizione che la decisione sia presa dalla Grecia”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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