La splendida lezione di Borsellino e Mattarella | Crocetta deve dimettersi e “liberare” la Sicilia

di Guido Monastra

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La splendida lezione di Borsellino e Mattarella | Crocetta deve dimettersi e “liberare” la Sicilia

| domenica 19 Luglio 2015 - 11:29

Manfredi Borsellino ha compiuto un vero e proprio capolavoro di sintesi. Nei pochi minuti del suo commosso e commovente discorso, ha onorato il padre, ha “santificato” la sorella, ha “cacciato” il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta senza peraltro mai nominarlo. Ha fatto cioè quello che altre persone, e ben prima di ieri, avrebbero dovuto fare. Il figlio del giudice assassinato 23 anni fa non è certo un amante della ribalta mediatica, e forse proprio per questo l’improvvisato discorso di ieri ha avuto grande efficacia.

Manfredi Borsellino ha trovato una splendida sponda nel capo dello Stato Sergio Mattarella. Quell’abbraccio ha già fatto il giro del mondo e ha commosso tutti diventando di fatto il simbolo delle celebrazioni di commemorazione della strage di via D’Amelio. Non poteva essere diversamente. Paolo Borsellino conosceva bene Sergio Mattarella, i due erano legati da stima reciproca ancor prima che da amicizia. Due persone serie: uno magistrato, l’altro politico, entrambi uomini abituati a servire lo Stato senza il clamore delle chiacchiere.  Una lezione di stile impareggiabile che la Sicilia e i siciliani devono vedere come un seme di speranza che dà un senso vero a celebrazioni altrimenti vuote e piene di retorica. Se veramente si vuole un cambiamento quello di ieri è il punto di partenza ideale.

Di fronte alla bellezza profonda di questo abbraccio, simbolicamente fortissimo, fa da contraltare la pochezza del mondo politico siciliano e di un governatore costretto a “nascondersi” nel giorno in cui la Sicilia ricorda uno dei suoi eroi migliori. Indubbiamente un’offesa al buon senso, l’ennesima, e un nuovo colpo all’onorabilità della Sicilia. Crocetta non può stare in carica un minuto di più. Quella atipica pausa di riflessione che lui ha voluto definire “autosospensione” non ha un briciolo di logica. Come ha sintetizzato Manfredi Borsellino, il problema non è più neanche la veridicità di un’intercettazione che ha comunque avuto il risultato di accelerare una situazione che era già nell’aria da tempo. Crocetta ha clamorosamente fallito, i suoi tre anni di governo sono stati largamente i peggiori della storia della Sicilia. Deve dimettersi subito, senza se e senza ma: sarebbe forse la prima cosa utile per la Sicilia dei suoi tre anni di “sgoverno”.

 

 

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