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L’aereo è il migliore amico dei virus |Lo screening dei passeggeri serve davvero?

Una ricerca condotta da Katelyn Gostic dell’Università della California a Los Angeles e sulla rivista eLife ha analizzato sei fra i virus più temuti (Ebola; Sars, Sindrome acuta respiratoria grave; Marburg; virus influenzali H1N1 e H7N9 e virus della Mers, Sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus) e ha reso noto che la metà delle persone infette sfugge agli screening prima di salire su un aereo.

Secondo la ricercatrice per individuare ciascun virus occorrerebbe una strategia specifica cosa che spesso non avviane e quindi chi lo sta covando sfugge ai controlli. Specie se il controllo consta nella compilazione di un questionario.

Alle domande sottoposte, studiate a seconda del virus che si cerca di identificare, bisognerebbe rispondere con sincerità, altrimenti è inutile pure somministrarle. “Durante l’epidemia di influenza H1N1 del 2009 si stima che non più del 25% dei viaggiatori abbia dichiarato il vero, molti hanno nascosto i sintomi – ammette Gostic -. La sincerità dei passeggeri è determinante perché le autorità possano seguire chi potrebbe essere stato esposto”.

L’obiettivo della massima onestà non è facile, ma è l’unico comportamento sensato, per tutelare la salute e quella di tutta la popolazione.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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Tags: aerei virus aereiEbola; Sarsscreening aeroportoSindrome acuta respiratoria grave; Marburg; virus influenzali H1N1 e H7N9 e virus della MersSindrome respiratoria mediorientale da coronavirusvirus aerei