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Tianjin, trovato un sopravvissuto sotto le macerie | Mistero sui materiali custoditi nel magazzino

Continuano le operazioni dei tra le macerie del porto di Tianjin. Dopo le tremende esplosioni che ieri hanno raso tutto al suolo, si tenta di scavare alla ricerca di sopravvissuti. Una persona è stata estratta viva, mentre le vittime sono 50 e i feriti oltre 700.

Ma sulle cause del disastro è ancora giallo. Le autorità di Tianjin hanno affermato che non è stato ancora possibile stabilire quali materiali fossero custoditi nel magazzino.

Un alto funzionario della municipalità, Gao Huaiyou, ha precisato in una conferenza stampa che sono state rilevate “differenze significative” tra le carte della dogana e quelle della compagnia proprietaria del magazzino, la Ruihai International Logistic.

Anche l’esercito al lavoro. Circa 200 specialisti sono sul posto ma non hanno resi noti i risultati delle loro ricerche. Gao ha chiarito che nessun materiale può essere tenuto nei magazzini per più di 40 giorni.

“Il deposito nel quale si è sviluppato l’ incendio – ha aggiunto, era adatto a contenere materiali chimici infiammabili”. Secondo Greenpeace Asia, il magazzino conteneva cianuro di sodio, toluene disocianato e carburo di calcio. 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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