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Trapianto di rene su un paziente sveglio. Si tratta del primo intervento del genere in Italia

Un uomo di 38 anni, affetto da sindrome di Alport, è stato sottoposto a un trapianto di rene da sveglio: un intervento unico, una tecnica utilizzata per la prima volta in Italia.

L’operazione, effettuata all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, è durato circa quattro ore. Il ricevente, a causa di una grave insufficienza respiratoria, non avrebbe retto un’anestesia generale. Per questo motivo è stata utilizzata la tecnica dell’anestesia combinata peridurale e spinale, mai utilizzata prima per un trapianto.

Durante il trapianto il paziente, originario di Napoli, ha potuto scambiare due chiacchiere con i chirurghi: “Sapevo di essere in mani sicure, di medici eccezionali. Abbiamo chiacchierato di tutto, anche della mia vita personale, del lavoro, dello sport”, ha raccontato il paziente dopo l’operazione.

L’uomo aveva già subito un intervento per un sarcoma all’emitorace destro che gli aveva compromesso la capacità respiratoria. La sindrome di Alport gli aveva poi provocato una grave nefrite. “Le sue condizioni – spiega il dottor Fabio Gobbi, anestesista – non avrebbero permesso un’anestesia totale”.

 

Redazione

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