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Riforme, la minoranza Pd lascia il tavolo | Il governo accelera, Boschi: “Andiamo avanti”

Ancora polemiche e divisioni all’interno del Pd sul cosiddetto Ddl Boschi che prevede la riforma del Senato. La minoranza rappresentata da Doris Lo Moro ha abbandonato il tavolo e puntato il dito contro la maggioranza e la accusa di aver portato il dibattito su “binario” morto.  Ma il governo accelera: “Entro il 15 ottobre la legge di stabilità deve essere presentata in Senato e questo rende anche ragione della data del 15 ottobre per la conclusione delle riforme”. Lo conferma il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Sulle funzioni del Senato – ha affermato la senatrice Lo Moro – non c’è nessun accordo perché non ne abbiamo nemmeno parlato. Oggi i giornali scrivono che ieri c’è stato un accordo, ma ieri abbiamo parlato dell’Articolo 2  e non dell’Articolo 1 e delle funzioni del Senato”. “Ho lasciato la riunione – ha concluso – perché c’è divergenza tra quello che si comunica all’esterno e quello che avviene alla riunione”.

Non si è fatta attendere la replica del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi,  intervenuta al termine dei lavori della commissione Affari costituzionali a palazzo Madama: “Non è saltato nessun tavolo”. E poi ha sottolineato ancora: “Noi continuiamo a lavorare a un accordo”. Il ministro per le Riforme ha aggiunto: “Dispiace per chi lascia il tavolo”.

Si è inserita nel dibattito anche Forza Italia. La maggioranza “andrà alla conta e spero che facciano bene i conti”, ha affermato il capogruppo FI al Senato, Paolo Romani. “Non siamo preoccupati per i numeri”, ha precisato la Boschi che ha auspicato anche “un accordo ampio in Parlamento” e tempi brevi: “Sappiamo che il tempo stringe e c’è la volontà di approvare la riforma prima della legge di Stabilità”.

Il nodo da sciogliere resta sempre lo stesso, quello dell’articolo 2 che stabilisce che i senatori non saranno più eletti direttamente dai cittadini. Una questione sulla quale il governo non vuole tornare ma che resta cruciale per la minoranza Pd . Se sulla questione si possa discutere ancora lo dovrà decidere il presidente del Senato Piero Grasso. Intanto però la presidente della Commissione Affari Costituzionali Finocchiaro (Pd) nell’esame degli emendamenti al Ddl Boschi sulle riforme, ha detto che saranno considerati inammissibili gli emendamenti all’Articolo 2, tranne il comma 5 modificato dalla Camera,  salvo che si raggiunga un accordo sulla questione da parte di tutti i gruppi.

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