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Processo Yara, in aula immagini shock | “Aggredita e uccisa nel campo di Chignolo”

Yara Gambirasio sarebbe stata aggredita e in seguito sarebbe morta nel campo di Chignolo d’Isola in cui fu ritrovata il 26 febbraio 2011, a tre mesi della sua scomparsa. Vi sono numerosi elementi che derivano dalla biologia, dalla botanica e dell’entomologia a sostegno di questa tesi.

Lo ha spiegato in aula l’anatomopatologa Cristina Cattaneo, consulente della Procura che eseguì l’ispezione esterna e poi l’autopsia sul corpo della 13enne, chiamata a deporre. In aula vengono proiettate le diapositive shock sul ritrovamento del corpo.

Cattaneo effettuò anche il sopralluogo nel campo di Chignolo d’Isola dove fu trovata Yara per rilevare tracce utili alle indagini sul corpo e nelle sue vicinanze. In aula l’esperta ha ricostruito ciò che trovò quel giorno: era il 26 febbraio 2011.

Ammessi sono soltanto i giornalisti e le parti come deciso dai giudici della Corte d’assise di Bergamo che il pubblico deve restare fuori dall’Aula perché le immagini sono troppo ‘forti’: “Ritenendo che la visione pubblica delle foto in atti di natura particolarmente impressionante possa turbare lo svolgimento dell’udienza e recare pregiudizio all’immagine della persona offesa, dispone che la proiezione delle diapositive avvenga a porte chiuse. E’ consentita la presenza in aula dei giornalisti”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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