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Alfano: “Basta giochi sulla pelle di Roma” | Marino lunedì dovrebbe formalizzare le dimissioni

Le dimissioni del sindaco Marino non sono state ancora messe nero su bianco e questo “è un comportamento incredibile e ingiustificabile. Qui si sta parlando della Capitale d’Italia e ci vorrebbe maggiore rigore e decisamente maggiore serietà”. Lo afferma il ministro dell’Interno, Angelino Alfano in un’intervista al Messaggero, aggiungendo che “non si può lasciare la Capitale in sospeso e nella massima incertezza, per giorni, alla vigilia del Giubileo”.

“Mi pare presuntuoso e irrealistico affermare di essere l’unico tutore della legalità“, osserva Alfano, e “in più affermare che dopo di lui torna la mafia, è inaccettabile per chiunque sarà il successore che il popolo romano sceglierà”. Quindi – interpellato sulle ricostruzioni che vorrebbero il sindaco pronto ‘ad aprire le agendè – il ministro dice di augurarsi che Marino “non abbia davvero affermato certe cose o avanzato quelle minacce. Sul piano politico e morale dire certe cose solo quando ci si dimette, significa affermare implicitamente che non le si è volute dire fin qui solo per ragioni di potere. Marino non giochi sulla pelle di Roma”. Per quanto riguarda la nomina del commissario, Alfano spiega che “ci sono molti nomi validi sul campo. Sceglieremo quello che potrà assicurare, in pieno raccordo con il governo, una buona amministrazione e una perfetta efficienza in vista del Giubileo”, sul quale ci sarà “piena collaborazione” con l’esecutivo.

Lunedì il sindaco dovrebbe formalizzare le sue dimissioni, come annunciato anche all’assemblea (convocata a sorpresa) dei rappresentanti dei Municipi della Capitale. Intanto sui social ringrazia i cittadini per l’appoggio dimostratogli finora. “In questi giorni mi state dimostrando un grande sostegno. La petizione su Change.org, tutti i messaggi che mi stanno arrivando qui su Facebook (sono più di 3 mila, lentamente risponderò a tutti!) e ora anche un evento per oggi in Campidoglio. Grazie, di cuore”. Lo scrive su Fb il sindaco Ignazio Marino. Alle 12 di domenica nella capitale è stata organizzata anche una manifestazione di sostegno al sindaco uscente.

Intanto si pensa al dopo-Marino. Fare il commissario della Capitale “è un’ipotesi che mi spaventa, conoscendo la complessità della situazione. Detto ciò, nessuno me l’ha chiesto”. E se glielo chiedessero “porrei delle condizioni che riguardano la macchina amministrativa”. L’assessore e magistrato in aspettativa Alfonso Sabella, intervistato da Repubblica, non chiude all’ipotesi. Parlando dei dirigenti comunali che ‘remano contro’, come ha denunciato l’assessore Esposito, Sabella risponde che “non so se lo fanno con dolo o se si tratta di incapacità. Certo c’è un profilo di colpa. Non è un caso se fino a qualche mese fa quando si arrivava al Tar il Comune quasi sempre perdeva. Ora si vince quasi sempre”.

Da commissario, sottolinea Sabella, “avrei il potere di affiancare loro dirigenti di altre amministrazioni per supportarli, per fare quello che non si è fatto finora, per bandire tutte le gare, per evitare le proroghe, per assegnare le concessioni balneari e degli impianti sportivi”. Insomma, “è il progetto di ripristino della legalità che mi sono dato quando sono arrivato in Campidoglio”. “Per mia natura non credo ai complotti ma c’è stata un’aggressione mediatica senza precedenti contro Marino – rimarca Sabella – E solo un bambino non si accorgerebbe che in questo contesto, i ‘cattivi’ che Ignazio stava cercando di cacciare via si sono inseriti e hanno fomentato questa attenzione sul sindaco”.

 

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