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Squadra Antimafia 7, De Silva uccide Saro Ragno | Calcaterra scopre dove si nasconde la Ferretti

Anna Cantalupo termina la sua folle fuga distendendosi sulla tomba del marito morto per mano di Torrisi: è lì che Tempofosco la trova per poi portarla subito in ospedale. Adesso è fuori pericolo ma bisogna capire se riuscirà a riprendersi non tanto dalla ferita alla gamba ma dopo il crollo emotivo che ha avuto e che l’ha profondamente segnata.

Rimane da chiarire il rapporto tra la Ferretti e Torrisi. Il bancario è preoccupato per quello che il giudice sa e teme che la sua esposizione mediatica possa convincerla a rivelare qualcosa su di lui. Decide quindi di ordinare al fidato Keke di trovarla per farla tacere per sempre. Ma sulle sue tracce si sta muovendo anche Calcaterra che, nonostante la salute sempre precaria, è arrivato in Marocco.

Nel frattempo la situazione tra Rachele, Saro e De Silva si fa sempre più tesa. Saro non riesce ad accettare di prendere ordini da Filippo ma quando lo affronta puntandogli contro la pistola non riesce ad avere la meglio e De Silva finisce per ammazzarlo. 

Alla fine della puntata Pietrangeli raccoglie la testimonianza di una donna che ha visto l’assassino di don Manzini: “Sembrava che stava male, si trascinava come un robot” dice la signora e Sandro ricorda immediatamente la sera dell’omicidio del prete, quando ha visto Mimmo uscire di casa e salire sulla sua auto senza voltarsi quando lui lo gridava il suo nome. “Il giustiziere” è Calcaterra e adesso sembra pronto a continuare ad uccidere, questa volta lontano da Catania.

Ecco il riassunto dell’ottava puntata di Squadra Antimafia 7

Anna è riuscita a nascondersi dentro una casa (di cui aveva le chiavi) per medicarsi la ferita da arma da fuoco. La Duomo riceve la segnalazione da un bar del centro di Catania dove è stata avvistata, mentre Torrisi ribadisce a De Silva la necessità di farla fuori.

Calcaterra invece incontra di nuovo il suo contatto all’Interpol per avere altre notizie della Ferretti e decide di andare in Marocco, a Marrakech, per mettersi direttamente sulle sue tracce. E ricorda sempre Rosy…

Carmela invece ha scelto di seguire Saro e Sciuto non riesce a darsi pace. “Ho un progetto in testa, ma prima devo fare un po’ di soldi, devi avere pazienza” dice Saro alla madre. Il ragazzo sta studiando inglese, forse sta progettando una fuga all’estero.

De Silva si mette sulle tracce della Cantalupo controllando le proprietà che erano di Collina, ma la stessa idea ce l’hanno gli uomini della Duomo: tutti giungono alla stessa conclusione, ovvero una mansarda in centro. Ovviamente De Silva arriva per primo, solo l’abbaiare di un cane nel cortile interno consente ad Anna di vedere Filippo in tempo e tentare la fuga dal balcone.

Anna riesce ad uscire dal portone ma proprio quando De Silva le sta per sparare arrivano Caputo e Tempofosco che la salvano. Ma lei poi scompare di nuovo.

Domenico parla a Sandro della sua intenzione di andare in Marocco. “Tu tienimi informato però” gli dice Pietrangeli, visibilmente preoccupato per la salute di Calcaterra e per i suoi nuovi “modi” per convincere le persone a parlare.

Squadra Antimafia 7, ottava puntata

Tempofosco riesce di nuovo a interrogare Torrisi ma non giunge a nulla di nuovo né di utile per le indagini; fuori dal commissariato Torrisi viene circondato dai giornalisti e la Ferretti sul pc vede il servizio che lo riguarda, ripensando al momento in cui lo ha conosciuto.

Calcaterra sta per partire per il Marocco: guardando le foto scattate dall’Interpol alla Ferretti il commissario continua a ripensare a Rosy e a Leonardino. Quali sviluppi dobbiamo attenderci?

De Silva e Rachele fanno una riunione con Torrisi e Keke: i due si scambiano delle tenerezze sul divano

De Silva dice che ha fatto arrivare della metanfetamina dal Kazakistan per metterla sul mercato e venderla a un prezzo maggiore rispetto a quella che producevano prima da soli; ma il problema adesso sono le tecniche di estrazione del gas per il gasdotto. Un dottore, Maurizio Reitano, ha deciso a fare delle analisi approfondite per capire qualcosa di più su delle morti sospette e ora ha le prove del collegamento tra queste malattie e il gasdotto. Hanno già provato ad ucciderlo due volte ma senza successo e Torrisi è convinto che stia tornando in Italia, a Catania dove è nato e dove ha nascosto sua moglie, all’interno di un centro costruito per la difesa e il recupero delle donne. Torrisi chiede a De Silva e Keke di mettersi sulle tracce della donna per arrivare al medico.

Rachele Ragno arriva al centro e chiede della moglie di Reitano spacciandosi per una dei servizi sociali. Non ottenendo informazioni decide di minacciare con la pistola una ragazza che usciva dal centro per sapere qualcosa di più. Dopo averle fatto qualche domanda, la ragazza riesce a scappare dalla presa di Rachele, ma subito qualcuno le spara ammazzandola. Il killer è Saro.

Squadra Antimafia 7, ottava puntata

La Duomo arriva al centro a seguito dell’omicidio della ragazza e scopre che Rachele si è messa sulle tracce della moglie di Reitano. “Tu non dovevi sparare” si arrabbia Rachele con Saro; mentre De Silva non prende bene tutta la vicenda e sa che come al solito dovrà occuparsi di tutto lui.

Gli uomini della Squadra giungono all’albergo dove è nascosta la donna, ma l’esplosione di un’auto li fa uscire per capire che sta succedendo. Un diversivo per distrarli perché De Silva e Rachele sono intenzionati ad arrivare alla moglie di Reitano per primi. Arrivati sul piano, inizia una sparatoria ma la donna riesce a scappare dalla finestra: perde però la valigia che viene recuperata da Saro.

Caputo nel frattempo risale all’uomo che sta aiutando Anna nella sua latitanza. Tempofosco va per interrogarlo e scopre che le serviva un’altra auto per “raggiungere una persona”. “Guarda che sta male” dice l’uomo a Davide.

La situazione tra Rachele e Saro è sempre più tesa: lui non vuole prendere ordini da De Silva e lei gli ricorda che Filippo l’ha raccolta per strada quando non aveva più niente e che se adesso è libero è solo grazie a lui. Saro allora si “rilassa” insegnando a sua madre a sparare: “È bellissimo”, commenta Carmela dopo aver esploso i suoi primi colpi.

Rachele invece sembra essere particolarmente interessata a De Silva: “Lo sai che non c’è niente che non farei per te” gli dice. Ma Filippo non sembra apprezzare la sua compagnia e ammette che di solito preferisce le donne di un altro tipo, diciamo quelle che fanno sesso solo dietro pagamento…

Anna, in preda ai deliri, finisce la sua fuga adagiandosi sulla tomba del marito; Tempofosco riesce a trovarla e la porta in ospedale.

Squadra Antimafia 7, ottava puntata

La Ferretti ha delle informazioni che mi possono danneggiare, devi scoprire dove si trova con la figlia ma De Silva non deve sapere niente” dice Torrisi a Keke. Calcaterra nel frattempo è arrivato in Marocco e non viaggia proprio leggero: con sé ha una mitraglietta.

De Silva e Rachele hanno ucciso una ragazza tossica e le hanno messo addosso i documenti della moglie di Reitano per inscenare la sua morte nella speranza così di arrivare al marito. La Duomo giunta sul posto dell’omicidio si interroga su questo delitto e Tempofosco dispone che venga fatta immediatamente l’autopsia, così scoprono che si trattava di una tossica e capiscono subito chi c’è dietro la messinscena.

Reitano chiama Tempofosco e gli dice che si trova all’aeroporto turistico: ma i poliziotti arrivano in tempo per vederlo morire per mano di De Silva. Davide riesce poi a parlare con la moglie del medico ucciso la quale gli dice che è intenzionata a tornare in Kazakistan per proseguire il lavoro del marito.

Squadra Antimafia 7, ottava puntata

“Ce ne andiamo in Messico, io e te, ho già i passaporti pronti” dice Saro a sua madre. “Le cose non stanno andando per il verso giusto, non mi fido” commenta.

Anna nel frattempo si sveglia: “Io mi voglio costituire, io volevo morire” dice a Tempofosco il quale le promette che Torrisi pagherà per quello che ha fatto. “Quello che ho fatto io non mi rende diversa da lui” commenta la Cantalupo.

Saro invece punta la pistola contro De Silva ma evidentemente non sa quello che gli aspetta e inizia a parlare. Ma Filippo gli spara uccidendolo: “O parli o spari”, commenta laconico. “Mi darai più problemi da morto che da vivo” continua. Carmela si sveglia di soprassalto per un brutto presentimento.

Squadra Antimafia 7, ottava puntata

Pietrangeli raccoglie la testimonianza di una donna che ha visto l’assassino di don Manzini: “Sembrava che stava male, si trascinava come un robot” dice la signora e Sandro ricorda immediatamente la sera dell’omicidio del prete, quando ha visto Mimmo uscire di casa e salire sulla sua auto senza voltarsi quando lui lo gridava il suo nome.

 

Rosy Buttafuoco

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Rosy Buttafuoco
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