Aereo caduto nel Sinai, recuperati 153 corpi | Mosca smentisce Isis: “Non è stato abbattuto”

di Redazione

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Aereo caduto nel Sinai, recuperati 153 corpi | Mosca smentisce Isis: “Non è stato abbattuto”

| sabato 31 Ottobre 2015 - 09:16

Un aereo di linea russo con 224 persone a bordo (63 uomini, 138 donne e 17 tra bambini e ragazzini) si è schiantato a 100 chilometri da Al-Arish, nel nord del Sinai. L’agenzia russa Tass citando Sky News Arabia, rivela che l’aereo era decollato da Sharm el Sheikh. Non ci sono sopravvissuti.  Le autorità egiziane hanno ritrovato entrambe le scatole nere dell’aereo.

Sono 153 i cadaveri recuperati fino a questo momento dall’aereo russo precipitato sabato nella penisola egiziana del Sinai. Lo afferma la tv Russia 24, arrivata sul luogo del disastro insieme al team di investigatori e soccorritori partiti da Mosca.

Il portavoce dell’ente aeronautico russo Rosaviatsia, Serghiei Izvolsk, ha spiegato che l’aereo caduto è un Airbus A320, volo 92-68, in viaggio da Sharm el-Sheik a San Pietroburgo: il velivolo era decollato alle 6.51 ora di Mosca. Alle 7.14 non ha contattato Larnaca (Cipro) ed è scomparso dai radar.

Diverse fonti autorevoli hanno parlato di un incidente. In particolare fonti della sicurezza egiziane affermano che l’aereo è precipitato “a causa di un guasto tecnico” ed “escludono qualsiasi tipo di atto terroristico all’origine del disastro”. L’Isis però ha rivendicato l’abbattimento del velivolo che viaggiava sopra un territorio in cui l’esercito egiziano combatte gli uomini del cosiddetto califfato islamico.

IL VIDEO DIFFUSO DALL’ISIS

E dopo l’Egitto, anche Mosca smentisce che l’aereo caduto sul Sinai sia stato abbattuto dall’Isis. Il ministro dei Trasporti russo Maksim Sokolov definisce “non attendibile” l’ipotesi che il velivolo schiantatosi sia stato attaccato “da terroristi”, secondo quanto riportano le agenzie locali.

Cinquanta le ambulanze impiegate per le operazioni. L’aereo era diretto in Russia, a San Pietroburgo, ha confermato il primo ministro egiziano Sherif Ismail.

Il Comitato investigativo russo ha aperto un’inchiesta sullo schianto dell’aereo per “violazione delle norme di sicurezza dei voli o delle preparazioni dei voli”. A farlo sapere è il portavoce del Comitato, Vladimir Markin. Intanto è già stata recuperata una scatola nera.

“Sono rimasto particolarmente colpito dalla tragedia aerea occorsa oggi nel Sinai e costata la vita a tante famiglie russe al rientro dalle vacanze. Desidero, in questo momento di grande dolore, esprimere a Lei, a quanti hanno perso i loro cari in questo drammatico incidente e a tutti i russi, i miei sinceri sentimenti di vicinanza, unitamente a quelli dell’amico popolo Italiano”, si legge in un messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente della Federazione Russa, Vladimir Vladimirovic Putin.

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