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Turchia, licenziati 58 giornalisti anti-Erdogan | La Casa Bianca esprime preoccupazione

In Turchia 58 giornalisti sono stati licenziati dagli amministratori nominati dal tribunale turco. La scorsa settimana il gruppo editoriale anti-Erdogan Ipek era stato infatti “commissariato” dallo stesso tribunale e ai reporter, dopo una sospensione di alcuni giorni, non è stato permesso di rientrare nella redazione di Istanbul, che ospita i quotidiani Bugun e Millet e i canali Bugun tv e Kanalturk.

Intanto dagli Stati Uniti arriva preoccupazione e per gli “atti di intimidazione” del gruppo pro-Erdogan. “Gli Usa – riferisce la Casa Bianca – esprimono profonda preoccupazione dopo che i media e i singoli giornalisti critici verso il governo di Ankara sono stati oggetto di pressioni e intimidazioni durante la campagna elettorale turca, presumibilmente in modo calcolato per indebolire l’opposizione politica”.

Secondo il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest l’Osce ha rilasciato una dichiarazione sottolineando che le elezioni hanno offerto agli elettori una varietà di scelte, ma “la campagna è stata colpita dalle violenze e restrizioni alla libertà dei media”.

Nei giorni scorsi, a poche ore dalla vittoria alle elezioni turche, il direttore e il caporedattore centrale della rivista “Nokta” sono stati arrestati per “istigazione a delinquere ed eversione” e nella regione di Smirne, invece, sono state arrestate 35 persone con l’accusa di spionaggio militare.

Gaetano Ferraro

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Gaetano Ferraro
Tags: anti-ErdoganBugunBugun tvKanalturklicenziati 58 giornalistiMilletturchia