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Vatileaks, Papa Francesco: “Rubare è reato” | Poi chiede a tutta la Chiesa di pregare con lui

“Rubare” e diffondere i documenti riservati della Santa Sede è stato “un reato”. Forse preoccupandosi della eco che i fatti del nuovo Vatileaks ha avuto tra i fedeli, Papa Francesco ha deciso di affrontare personalmente la vicenda durante l’Angelus.

Il Papa conosceva bene i documenti che sono stati sottratti e diffusi illecitamente e con i suoi collaboratori ha avviato una riforma. “Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene”, dice riferendosi alle carte riservate che sono state trafugate e pubblicate in due libri.

Ma alla piazza mostra il suo aspetto più ottimista. “Questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato”.

“Perciò – ha concluso il Papa all’Angelus rivolgendosi ai fedeli a piazza San Pietro – vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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