Questo è il mio paese, riassunto delle prime puntate

di Redazione

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Questo è il mio paese, riassunto delle prime puntate

| lunedì 16 Novembre 2015 - 19:31

Anna Pozzo torna con la famiglia a Calura, un piccolo paese del Sud, dopo vent’anni. La sua vita è cambiata molto da quando poco più che ragazza lasciò il paese in cui è cresciuta, in cui ha conosciuto l’amore per la prima volta con Corrado, un ragazzo di buona famiglia che le ha spezzato il cuore, e dove ha perso la sua migliore amica, Lucia, scomparsa misteriosamente da un giorno all’altro, forse vittima della criminalità organizzata che, da sempre, controlla tutto nel paese.

Anna ora è una ricercatrice in economia. Ha tre figli: Chiara di diciassette anni, bella, ribelle e con una visione tutta sua del mondo e di ciò che è giusto e sbagliato, Nino, quattordici, che nasconde le proprie insicurezze dietro un pungente sarcasmo, e Caterina, di sette anni, dolce e sognatrice. Il marito di Anna, Lorenzo, è ingegnere, ha appena cominciato a lavorare a un grosso scalo merci sulla costa. Per questo motivo la famiglia si è trasferita.

Anna, tuttavia, non immagina quanto questo trasferimento possa riportare a galla vecchi fantasmi mai dimenticati del tutto. Uno di questi è proprio Corrado, ora un ricco imprenditore. Corrado sembra non aver dimenticato i propri sentimenti per Anna, nonostante sia stato lui a lasciarla venti anni prima. Corrado sembra anche nascondere qualcosa sulla misteriosa sparizione di Lucia, qualcosa che forse non ha mai detto a nessuno.

Anna e Lucia non erano le sole amiche del gruppo. Ne faceva parte anche Emilia, da sempre la ragazza più matura e con la testa sulle spalle. Non sorprende dunque che Emilia si sia candidata a diventare sindaco di Calura. Sorprende il fatto che le elezioni le abbia vinte contro Cardi, il sindaco uscente. Emilia chiede ad Anna di diventare assessore al bilancio e Anna capisce subito che le elezioni sono state perse volutamente da Cardi per evitare di affrontare le responsabilità di una gestione fallimentare.

Emilia tuttavia ha anche altro in mente. Ha scoperto da poco di avere un tumore e, consapevole di dover lasciare il proprio posto, pensa che Anna sia l’unica in grado di portare l’amministrazione in salvo fino a nuove elezioni. Anna, nonostante i molti dubbi, decide alla fine di accettare. Corrado le dice apertamente che sta sbagliando, che quel paese è troppo pericoloso e che farebbe meglio ad andare nuovamente via da Calura.

A dare una mano ad Anna e alla sua nuova gestione onesta e trasparente c’è Gina, la quarta amica del gruppo, la più allegra e spensierata quando le “piccole donne” erano solo delle liceali. Oggi Gina è molto cambiata, dopo la morte di Lucia ha deciso di entrare nei Ros, i gruppi speciali che indagano sulla criminalità organizzata. Se da un lato Gina prova ancora del risentimento nei confronti di Anna e del modo in cui è scappata, dall’altra la aiuta informandola sulla guerra di mafia tra i Malorni, una vecchia famiglia contadina, e i Cafuero, un ricco clan che ha investimenti anche nell’alta finanza.

Chiara, la figlia di Anna, conosce Cosimo Malorni, figlio del capoclan latitante. Cosimo, dall’animo tormentato, comincia a stringere un legame profondo con la ragazza.

Il vecchio Giannino Cafuero invece, a capo del clan avversario, si scontra fin da subito con Anna, rea di aver messo in discussione gli appalti dell’acqua pubblica: le minacce velate del boss riescono a intimorire il nuovo sindaco, ma non a farle cambiare idea.

Anna un giorno riceve per mano di Gina la richiesta dei ROS di demolizione della casa in cui vive Grazia Malorni: in questo modo i carabinieri vogliono mandare un chiaro messaggio di guerra al boss latitante Bartolo Malorni, figlio di Grazia. La casa viene abbattuta sotto lo sguardo di Cosimo, il figlio di Bartolo, che nonostante il crescente risentimento nei confronti di Anna continua a portare avanti la bella storia d’amore con Chiara.

Anna viene anche a sapere della prossima costruzione di un enorme centro commerciale in un terreno di proprietà del comune. Analizzando le carte scopre che il progetto è pieno di irregolarità e decide di sospendere i lavori scatenando la rabbia di molti dei cittadini di Calura che in quel centro commerciale vedevano l’opportunità di un lavoro. Da questo momento Anna inizia a ricevere minacce sempre più pesanti che culminano con l’incendio doloso della farmacia di sua sorella Marcella.

In seguito a questo evento Anna decide, d’accordo con suo marito Lorenzo, di dimettersi dal ruolo di sindaco. Un ruolo che, evidentemente, espone lei e i suoi familiari a pericoli troppo grandi. Ma l’inaspettata occupazione del liceo come espressione di solidarietà nei confronti del nuovo sindaco fa capire ad Anna che una buona parte dei cittadini di Calura sta con lei. Forte di questa consapevolezza Anna decide di strappare la lettera di dimissioni anche se questo la porta a scontrarsi con Lorenzo.

Il loro legame si incrina ulteriormente, anche perché Lorenzo inizia a guardare con sospetto al rapporto tra Anna e il loro vicino di casa Corrado.

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