In un Paese che ancora fatica ad aumentare i dati sugli utilizzatori delle biciclette nelle nostre città, scoppia il caso dell’emendamento proposto in Parlamento secondo il quale le biciclette dovrebbero essere sottoposte ad una tassa di circolazione. Anche i ciclisti quindi, dovrebbero pagare il bollo. È questo il contenuto dell’emendamento proposto dal senatore del PD Marco Filippi al Ddl delega di riforma del Codice della strada.
L’emendamento del senatore Filippi prevede l’introduzione di una vera e propria tariffa per tutti i possessori di una bicicletta o di una motoslitta individuando criteri e modalità d’identificazione delle biciclette stesse nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti.
Al grido di #LaBiciNonSiTocca però è scoppiata la protesta sui social. Decine e decine di messaggi che, in poche ore, hanno fatto diventare l’hastag il più popolare in Italia. La richiesta dei ciclisti italiani è semplice: Filippi deve ritirare l’emendamento. Non hanno convinto infatti le regioni che lo stesso senatore Pd ha fornito rispondendo proprio ad alcuni utenti di twitter. Filippi si è giustificato affermando che il suo emendamento riguarderebbe solo le biciclette non adibite all’uso privato cioè quelle usate per ragioni commerciali.
