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I nuovi scenari nella lotta alla leucemia | Linfociti T “armati” con un gene suicida

Cellule dalla lunga memoria che, se armate in laboratorio, potrebbero combattere la leucemia. A fare la scoperta sono stati i ricercatori dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano.

La sperimentazione, su persone affetta da leucemia acuta che avevano ricevuto un donazione di midollo osseo, ha previsto l’infusione di linfociti T del donatore, modificati geneticamente con un gene “suicida” chiamato TK, al fine di dare ai pazienti un nuovo sistema immunitario capace di combattere la leucemia e di difenderli dalle infezioni.

La scoperta ha importanti conseguenze per lo sviluppo dell’immunoterapia dei tumori. “Oggi –spiegano gli scienziati – è possibile armare geneticamente i linfociti T in modo che riconoscano ed eliminino le cellule tumorali residue con precisione ed efficacia. Ora possiamo supporre che se armiamo geneticamente le cellule memory stem T, queste sopravviveranno molto a lungo nel paziente, contribuendo a mantenere in remissione la malattia”.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Science Translational Medicine, è stato possibile grazie ai finanziamenti dell’Associazione italiana ricerca cancro (Airc) e dell’Associazione italiana contro le leucemie (Ail).

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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