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Senza identità 2, quarta puntata: Francisco, Blanca e la piccola Maria muoiono per mano di Enrique

Tra Maria e Pablo per un attimo sembra accendersi una scintilla ma lei diventa violenta e lui la respinge. “Questi anni mi hanno cambiata non so come gestire le emozioni” gli dice chiedendogli scusa. Poi Pablo le dice di stare attenta e di guadagnarsi di nuovo la fiducia dello zio.

Maria torna a casa ma capisce che suo zio Enrique è sempre più sospettoso; nel doppio fondo della valigia poi nasconde i documenti falsi di Mercedes Dantes.

E su questa “donna” Bruno continua a indagare ma suo padre continua a sostenere che qualcosa non torna: “Tu trovi il necrologio e Maria sta fuori tutto il giorno e poi rientra così nervosa?” gli chiede Enrique sempre più spazientito. Proprio mentre parlano Bruno riceve una telefonata da Mercedes Dantes e prendono un appuntamento per vedere la casa.

Bruno incontra la “finta” Mercedes e si provocano a vicenda, fino a fare sesso.

Maria intanto decide di festeggiare il suo nuovo compleanno e Amparo le regala un trattamento benessere. Maria le chiede come vanno le cose con Bruno e poi le dice che ha visto la cartella con i documenti del divorzio. Amparo infuriata va a chiedere spiegazioni ad Enrique ma la situazione come sempre degenera e si minacciano a vicenda.

Francisco intanto è andato da Juan a chiedergli aiuto per Maria, del resto è stato proprio lui che dodici anni fa gli disse che era stato Enrique a rapirla: “Il Juan che conosco so che non l’abbandonerebbe. Avevi detto che avresti fatto qualsiasi cosa per lei…”.

Mentre Mercedes Dantes va a farsi una doccia Bruno le fruga dentro la borsa e trova un fascicolo su di lui. Allora la finta Mercedes gli punta una pistola alle spalle; poi dice che quella cartella risale a 12 anni fa quando Maria la contattò per scoprire qualcosa di più su un traffico di bambini venduti, ma che per questo lavoro da detective privato non è mai stata pagata.

Mentre Maria festeggia il suo nuovo compleanno, Pablo rompe con Eva cosciente di essere innamorato di un’altra donna. Amparo invece affronta Bruno, lui le dice di non saperne niente del divorzio, lei gli chiede ancora una volta di andare via da quella casa ma suo marito le dice che andare d’accordo con Enrique è la cosa migliore per loro e per il loro figlio.

Maria tornata in camera sua non trova più la valigia: sua madre le dice che l’ha buttata e lei corre dietro al camion dei rifiuti per recuperarla sotto lo sguardo sgomento di sua madre, suo zio e si Bruno che si chiede: “Ma che ci sarà lì dentro…?”.

Intanto Elena mostra le sue perplessità a Juan, perché crede che lui da quando è tornata Maria sia nervoso e strano; e gli dice che forse dovrebbe capire davvero se la vuole sposare o no.

Si scopre che ad interpretare Mercedes Dantes era stata Marta un’amica di Pablo alla quale lui confessa di essersi di nuovo innamorato della persona sbagliata. Enrique nel frattempo è di nuovo nella stanza di Maria alla ricerca di qualche indizio e trova il doppio fondo della valigia: Maria però gli ha messo della droga invece delle cose che nascondeva prima e racconta a suo zio una storia che la prendeva in Cina per non provare più niente né fuori né dentro. Suo zio la consola dicendole che si può fidare di lui.

Poi Juan decide di parlare a Enrique della visita che gli ha fatto Francisco e lo invita a stare attento.

Maria esce a fare jogging e scopre che suo padre la sta inseguendo. Lui le dice che è in pericolo che se ne deve andare via da quella casa ma lei lo spiazza raccontandogli la verità, ovvero che la sua amnesia è solo finzione e che è tornata solo per vendicarsi. Francisco poi consegna alla figlia le informazioni che ha raccolto su Enrique; cerca di convincerla a procedere per vie legali ma lei non lo vuole ascoltare.

Enrique incontra Miriam, la madre di Elena, con la quale chiude sempre affari sul filo dell’illegalità. Lei ha ricevuto una foto con una velata minaccia ed Enrique si convince che ci sia Francisco dietro tutti questi ricatti. Per questo motivo chiede ad Alex di intercettare le sue chiamate.

Enrique convince Maria a vedere la psichiatra e di iniziare un percorso di riabilitazione per uscire dal tunnel della dipendenza dalla droga. “Ora come faccio?” si chiede Maria allo specchio tornata a casa. Poi chiama Pablo in preda a una crisi ma in quel momento Eva sta portando via le sue cose e lui non le dà retta, e le chiude il telefono in faccia.

Amparo scopre la password della cassaforte di Enrique; Alex invece sente la chiamata di Francisco che dice di avere dei documenti che gli consentirebbero di distruggere i Vergel. Non è riuscito però a risalire a chi era all’altro capo del telefono. “Bisogna fermarlo ad ogni costo, o Francisco o io” dice Enrique ad Alex.

Maria poi va da Pablo il quale le confessa di essere innamorato di lei: “Eravamo d’accordo, dovresti controllare i suoi sentimenti Attento a non rovinare tutto” gli dice Maria andandosene e lasciandolo in preda alla disperazione.

Arriva il giorno dell’appuntamento di Maria e Francisco. Pablo passa a prendere Maria, i due si chiedono scusa a vicenda. “Tuo padre ci faciliterà molto le cose, averlo come alleato ci sarà di aiuto” commenta poi Pablo.

Francisco esce di casa con una valigetta piena di documenti e raggiunge il luogo dell’incontro. Solo che Francisco per caso incontra la compagna e la figlia e Maria, vedendo la scena da lontana, si ferma. Quando Francisco rimane di nuovo solo, Alex aziona una bomba che lo fa saltare in aria, ma nell’esplosione vengono coinvolte anche la moglie e la figlia che stavano per tornare indietro a dirgli un’altra cosa. Pablo riesce a recuperare il fascicolo con i documenti e Alex è costretto ad andarsene.

Poi Pablo trascina Maria lontano da tutto quel sangue.

Azzurra Sichera

Chi mi conosce ha smesso di comprarmi pigiami e mi regala libri; detesto avere gli occhiali sempre sporchi; soffro di dipendenza da carboidrati; amo e odio la mia città, Palermo, così come non sopporto gli stereotipi sulla Sicilia e i siciliani; la prima cosa che faccio quando inizio un libro è leggere i ringraziamenti; amo le tazze e colleziono "L'apologia di Socrate" di Platone in tutte le lingue.

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