Nel 2015 il prezzo al consumo della benzina, calcolato sulla media nazionale, è stato inferiore di oltre 17 centesimo al litro, mentre quello del gasolio di oltre 20 centesimi.
È la stima dell’Unione Petrolifera che sottolinea come, rispetto al 2014, il risparmio per gli italiani sia stato di 6,7 miliardi di euro.
“Al momento non ci sono chiari segnali per un’inversione di tendenza sul fronte dei prezzi nonostante qualche segnale di ripresa della domanda e, pertanto, anche guardando all’attuale andamento dei futures, per tutto il 2016 si stimano valori in media annua non troppo distanti dai 45-55 dollari/barile”, si legge nel Consuntivo Petrolifero 2015.
“La discesa dei prezzi è stata sicuramente un beneficio per l’Europa – continua il documento – in termini di costo dell’energia importata, sterilizzato in parte dall’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro, giunto quasi alla parità. Il principale rischio per l’economia mondiale resta quello della deflazione – e cioè una spirale negativa che indebolisce la domanda di beni e servizi con l’aspettativa che i prezzi scendano ancora – che potrebbe allontanare le ipotesi di una ripresa più robusta di quella sperata ad inizio 2015″.