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Mafia, confisca di beni ad un boss nisseno | Sigilli ad immobili, aziende e conti bancari

Nuovo sequestro di beni per la Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta. Un decreto di confisca definitiva di beni è stato eseguito nei confronti di Francesco “Ciccio” Annaloro, 65enne di Riesi (CL), personaggio “storico” di Cosa Nostra nissena.

Annaloro, figlio del defunto boss Luigi, sta attualmente scontando la pena dell’ergastolo “derivante dal cumulo delle pene di complessivi n. 7 ergastoli per i reati di strage, omicidi ed associazione mafiosa”. La sua storia criminale è strettamente collegata a quella della famiglia del più noto boss Giuseppe Di Cristina, detto “La Tigre”.

Quando infatti quest’ultimo venne ucciso, Annaloro scalò i vertici della cosca fino a rivestirne ruoli apicali. Negli anni ’90, fu considerato uno dei principali protagonisti della “guerra di mafia” che segnò il territorio di Riesi, “attraverso la commissione di 7 omicidi per i quali è stato condannato definitivamente dai competenti Organi magistratuali”.

Oggetto del provvedimento sono due aziende agricole, beni mobili e immobili, nonché rapporti bancari per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro.

Redazione

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