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Processo Sara Tommasi, disposta perizia sul pene dei pornoattori

La pm Elena Guarino della Procura salernitana, nell’ambito del processo sulle presunte violenze subite da Sara Tommasi, ha disposto una perizia sul “sesso” dei pornoattori che recitarono sul set con lei. Si tratta nello specifico di “una consulenza tecnica” sui membri dell’attore e del cameraman che prese il suo posto sul set.

La showgirl ha denunciato le presunte violenze subite durante le riprese del film “Confessioni private”, girato a Salerno in un agriturismo di Buccino nel 2013. La perizia avverrà tramite l’analisi dei fotogrammi del video del film e sarà affidata a un ingegnere elettronico.

La Tommasi, che ha sempre sostenuto di essere stata violentata, ha scatenato la reazione dell’attore pornografico, il quale ha dichiarato di aver ricevuto un danno all’immagine dopo le accuse della showgirl. L’attore fu sostituito dal cameraman poiché venne messo in difficoltà dallo stato confusionale nel quale versava la Tommasi.

Federica Raccuglia

Giornalista pubblicista e laureata in “Editoria e comunicazione” all’Università degli Studi di Tor Vergata, mi occupo per Si24 di cultura e intrattenimento. Collaboro inoltre con un’agenzia di comunicazione in qualità di consulente per le relazioni con i media e social media manager. Amo i viaggi, la fotografia e la bellezza.

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  • Marra:
    L’attacco al PM Elena Guarino, di Salerno, è un falso inventato dai media per così soccorrere i per ora presunti stupratori, perché la fine del processo si avvicina, e le accuse di cui alla denunzia che a suo tempo redassi risultano, a me pare, dimostrate.
    La ‘notizia’, oltre che singolare quanto falsa, è vecchia di due anni circa, ed è frutto di originalità dichiarate all'epoca in un'intervista da uno degli imputati.
    ‘Notizia’ che configura una palese mistificazione di accertamenti giudiziari di tutt’altro tenore, ma che non poca parte della nostra non so quanto illustre informazione mainstream ha ugualmente riesumato e si è sforzata di divulgare (invece di chiedersi cosa fare di fronte alla catastrofe climatica causata dai crimini del regime che ha con tanto zelo coperto per decenni).
    Accertamenti di tutt’altra specie e miranti a dimostrare vieppiù la consapevolezza da parte degli imputati dello stato mentale della vittima.
    Vieppiù perché, quando l’‘attore’, di fronte al grave stato mentale della stuprata, demorse, gli astanti, anziché chiamare l’ambulanza, utilizzarono, per proseguire, gli ardori di un cameramen.
    Aggiungo che la mia assistita mi ha conferito mandato di agire civilmente per i danni contro Sky, Youporn ed altri che hanno lucrato molti milioni con il primo film, perché, nel processo di Salerno, anche i CTU hanno asserito che, dal video di le Iene, girato prima di quello pornografico, è evidente che non era in condizioni di intendere e di volere, sicché è stata commercializzato il prodotto di un reato.
    Contando che il dramma delle intemperie e delle calure causi ai ‘giornalisti’ in questione migliori ispirazioni di quelle che li hanno fin qui animati, mi auguro di vederli, nel 2016, intenti a contrastare il regime, anziché a sostenerlo persino mediante il difendere gli stupri.

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Federica Raccuglia
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