Smog, a Napoli stop alle auto per 6 giorni | Milano torna a respirare dopo l’emergenza

di Gaetano Ferraro

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Smog, a Napoli stop alle auto per 6 giorni | Milano torna a respirare dopo l’emergenza

| giovedì 31 Dicembre 2015 - 11:30

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha emanato un’ordinanza che vieta la circolazione dei veicoli sull’intero territorio dalle 9 alle 17 del 2, 4, 5, 7 e 8 gennaio e dalle 9 alle 12 del 3 gennaio. Fino al 6 gennaio è stata disposta la riduzione degli ambienti riscaldati a 18 gradi negli edifici civili e a 17 in quelli industriali e i riscaldamenti potranno restare accesi per massimo 9 ore.

A Milano tornano invece a scendere le concentrazioni tanto temute del Pm10 nel primo giorno seguente ai blocchi del traffico. Lo si apprende dal bollettino sulla qualità dell’aria emesso dall’Arpa della Lombardia. Nell’ultima giornata di stop alla circolazione automobilistica, in centro il Pm10 rilevato dalla centralina del Verziere è andato sotto la soglia limite dei 50 mcg al m3, attestandosi a 45. Anche il dato della centralina Senato è passato da 83 a 51 mcg al m3, mentre la centralina Pascal che il 29 dicembre aveva registrato gli 81 mcg al m3 oggi ieri ne ha registrati 59 mcg al m3.

L’emergenza PM10 continua a persistere anche nelle altre città italiane soprattutto quelle del Nord Italia. A Genova si corre ai ripari con un’ordinanza firmata dal sindaco Marco Doria che prevede il blocco della circolazione per circa 25mila auto con motori di tipo euro 0 ed euro 1 e immatricolazione indicativamente risalente a prima del 1997, e che entrerà in vigore a partire dal’1 febbraio 2016.

A Venezia è previsto, grazie ad un accordo con la Regione Veneto, il rinnovamento dei mezzi di trasporto pubblico, la riconversione elettrica dei mezzi pubblici e privati di trasporto, oltre ad un’offerta di abbonamenti integrati che comprendano le ferrovie, i bus, la metro, il bike e car sharing.

Nello stesso tempo l’Automobile Club d’Italia, attraverso le parole del suo presidente Sticchi Damiani, esprime tutto il proprio scetticismo sui provvedimenti attuati in questi giorni per affrontare l’emergenza smog nelle grandi città italiane, suggerendo le quattro strade d’intervento sulle quali invece bisognerebbe puntare.

Lo stesso scetticismo viene espresso dall’ACI anche in merito alla proposta del Governo di abbassare di 20 km/h (da 50 a 30) il limite di circolazione nelle aree urbane. A tal proposito, attraverso un tweet, l’ACI scive: “L’inquinamento non si riduce fermando le auto, tantomeno rallentandole. L’ipotesi di un limite a 30 km/h in città ci lascia perplessi”.

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