Resterà un capitolo controverso quello del viaggio del presidente italiano Rohani in Italia. Dopo la vicenda delle statue coperte da pannelli in Campidoglio, adesso è la volta degli accordi commerciali da 17 miliardi siglati a Roma.
Un passaggio di quell’accordo pare che riguardi la fornitura alla compagnia iraniana Meraj Airlines di 20 aerei Atr, costruiti da una joint venture tra Finmeccanica e Airbus, per un valore di 400 milioni di euro. Ma dopo la diffusione della notizia è arrivata la smentita di Atr.
La fornitura di aerei a Meraj, infatti, potrebbe violare le sanzioni Usa ancora in vigore contro l’Iran. Atr ha subito precisato che accordi commerciali sono possibili solo con compagnie aeree non sanzionate. Meraj, al contrario, rientra nella lista delle entità soggette alle misure dell’Executive Order 13224 firmato da Bush nel 2001. La lista viene continuamente aggiornata e Meraj è stata aggiunta dal dipartimento del Tesoro Usa nell’agosto del 2014.
La motivazione dell’inserimento della compagnia nella blacklist Usa riguarda il fatto che si tratta di “una linea aerea del governo iraniano che è stata usata per trasportare carichi illeciti, armi comprese, da Teheran al regime siriano almeno dal 2013”.
All’inizio di quest’anno, in seguito all’accordo sul programma nucleare, gli Usa hanno iniziato a rimuovere alcune sanzioni imposte all’Iran. Meraj non rientrerebbe in questo computo e sulla compagnia resterebbero sanzioni: l’Executive Order 13224 è ancora in vigore.
Le strade ora sono due e tutto dipende dalla valutazione che farà Washington della vicenda: l’annullamento della commessa con Finmeccanica o intraprendere azioni, compreso il congelamento degli interessi degli Stati Uniti in Finmeccanica.