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Adele contro Donald Trump: “Non deve usare più le mie canzoni durante la campagna elettorale”

Adele, la cantante britannica che ha battuto ogni record di vendite e di diffusione dei suoi album, ha detto di non aver concesso nessun permesso a Donald Trump per usare le sue canzoni durante le conferenze della sua campagna elettorale.

A dirlo è stato una portavoce della cantante parlando con l’Independent: “Adele non ha dato il permesso per l’uso delle sue canzoni nelle campagne politiche”.

Trump, il candidato repubblicano che sta facendo parecchio discutere, ha più volte usato “Rolling in the Deep”, famosa canzone di Adele, durante i suoi appuntamenti, scatenando su Twitter le ire dei fan della cantante inglese.

L’Independent ha ricordato che anche Michael Stipe, ex leader dei R.E.M., si è opposto a Trump per il suo utilizzo di “It’s the End of the World as We Know It (and I feel fine)”, popolarissima canzone della band di Athens, Georgia. In passato, nel 1984, Bruce Springsteen si oppose all’utilizzo della sua “Born in the USA” da parte di Ronald Reagan.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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