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Alzheimer, dall’Uk un farmaco rivoluzionario | Potrebbe essere impiegata una neurostatina

Curare l’Alzheimer con dei farmaci? Per gli scienziati dell’Università di Cambridge (GB), diretti dall’italiano Michele Vendruscolo, è possibile. Il gruppo di ricercatori ha individuato una serie di farmaci che potrebbero agire come le statine per le malattie cardiache.

I ricercatori hanno identificato molecole che hanno impedito il primo passo verso la morte delle cellule cerebrali. Una neurostatina potrebbe essere usata come misura preventiva per bloccare la demenza alle prime manifestazioni. Fra le molecole promettenti, il bexarotene si è rivelato in grado di fermare il processo di morte delle cellule cerebrali.

Commentando il lavoro, Rosa Sancho, responsabile della ricerca sull’Alzheimer presso Research UK, ha sottolineato: “Questa prime ricerche nei vermi suggeriscono che il bexarotene potrebbe agire precocemente nel processo e interferire con l’accumulo amiloide”.

“Il corpo ha una varietà di difese naturali per proteggersi contro la neurodegenerazione, ma con l’avanzare dell’età queste difese si riducono progressivamente e possono essere sopraffatte – chiosa Vendruscolo – Con la comprensione di come funzionano queste difese naturali, potremmo essere in grado di sostenerle, progettando farmaci che si comportano in modo simile”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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