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A Carlentini e Capoterra i funerali di Failla e Piano | Calcagno e Pollicardo partecipano alle esequie

È il giorno dell’ultimo saluto ai due ex ostaggi, tecnici della Bonatti, uccisi in Libia poco più di una settimana fa.

Filippo Calcagno è giunto a Carlentini, nel Siracusano, per partecipare ai funerali di Salvatore Failla. Calcagno, anche lui rapito con Failla e Piano, è arrivato nella chiesa di Santa Tecla accompagnato dalla moglie di Failla, Rosalba Scorpo, che due giorni fa aveva denunciato lo Stato di negligenza. Presente il presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Durante l’omelia, l’arcivescovo di Siracusa monsignor Salvatore Pappalardo ha detto: “Siamo raccolti qui oggi per pregare per il nostro fratello Salvatore, che è stato strappato in maniera tragica alla vita, agli affetti dei familiari. La sua morte – ha aggiunto – è avvenuta in maniera tragica per le mani violente di qualcuno. Gesù ci ha insegnato con la sua parola e la sua vita che il male bisogna vincerlo con il bene e ci ha insegnato a perdonare. Siamo qui per pregare il Signore che ci renda un cuore grande nell’amore. Solamente così possiamo porre la premessa di una vita pacifica. Desideriamo una società dove ogni persona sia rispettata. Dobbiamo pregare – ha concluso – perché il Signore dia molto conforto e consolazione ai familiari che hanno appreso questa notizia così tragica, si sono visti strappare il loro caro e vivono momenti di difficoltà ma noi chiediamo al Signore che proprio nel momento della prova ci faccia sentire più forte il suo amore”.

A Cagliari, e precisamente a Capoterra, è il momento dell’ultimo saluto a Fausto Piano. Presente l’altro ex ostaggio, Gino Pollicardo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai, in rappresentanza dell’Assemblea sarda.

L’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio, durante l’omelia, ha dichiarato che: “Il volto della guerra è questo fatto di lacrime e strazio. Lo scopriamo quando entra e ferisce la vita di una famiglia. Questa è una di quelle morti che ci cambiano: ci fa guardare lontano nello spazio e nel tempo. Ogni nostra scelta e non scelta tocca sempre tutti”.

Denise Marfia

Il giornalismo è passione rimasta intatta dopo oltre 16 anni di lavoro. 'Nata' giornalisticamente in TV, ho collaborato con diversi quotidiani e radio. Ho curato uffici stampa della pubblica amministrazione e di enti. Lavoro presso l'Istituto Superiore di Giornalismo. Settore di competenza: cronaca nera, politica e sportiva.

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