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L’Italia chiede chiarezza e velocità all’Egitto |Quale è stato l’iter dei documenti di Regeni?

Gli inquirenti e gli investigatori romani vogliono chiedere alla polizia egiziana, a Roma, il prossimo 5 aprile, un approfondimento sull’iter che ha portato i documenti di Giulio Regeni nella disponibilità della persona presso cui sono stati trovati.

È quanto concordato durante la trasferta a Il Cairo del procuratore Giuseppe Pignatone e del sostituto Sergio Colaiocco. È stato accertato che non è riconducibile a Regeni lo zainetto mostrato alla tv egiziana.

I magistrati vogliono scoprire chi ha portato i documenti del ricercatore universitario, il passaporto, i due tesserini universitari e il bancomat, nell’abitazione della parente di uno degli uomini indicato dagli egiziani come sequestratore.

Gli inquirenti romani, inoltre, sono ancora in attesa, come ricordato dallo stesso Pignatone, della documentazione completa relativa agli accertamenti eseguiti a Il Cairo. Il materiale finora consegnato risulta infatti parziale.

Denise Marfia

Il giornalismo è passione rimasta intatta dopo oltre 16 anni di lavoro. 'Nata' giornalisticamente in TV, ho collaborato con diversi quotidiani e radio. Ho curato uffici stampa della pubblica amministrazione e di enti. Lavoro presso l'Istituto Superiore di Giornalismo. Settore di competenza: cronaca nera, politica e sportiva.

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