Passi in avanti in Libia verso la formazione di un governo di unità nazionale. Il premier dell’autoproclamato governo di Tripoli, Khalifa Al Ghwell, ha infatti lasciato la capitale nella notte ed è tornato nella sua città natale Misurata.
Questo passo indietro arriva dopo che nei giorni scorsi il leader si era opposto all’ingresso del governo di unità nazionale designato dall’Onu e guidato da Fayez Al Sarraj. Secondo quanto si apprende, è stato il Consiglio degli anziani di Misurata a fare pressioni su Al Ghwell: “Ormai è finita, devi abbandonare la causa“.
L’ufficio del premier “è stato occupato da elementi del comitato temporaneo della presidenza, i file e i computer sono stati confiscati”, riferiscono i media libici. La decisione di lasciare la capitale è arrivata “dopo che il consiglio degli anziani di Misurata ha minacciato di destituire lo stesso Ghwell”.
Successivamente la delegazione di Misurata si è “recata a piazza dei Martiri, dove uno dei leader delle milizie, Salah Badi, aveva organizzato una manifestazione contro Sarraj. Anche a lui hanno detto di andarsene, e Badi lo ha fatto”.
Intanto altre dieci città libiche, tra le quali anche Zawiya e Sabrata, hanno formalmente rotto l’alleanza con il Congresso di Tripoli (Gnc) e deciso di sostenere il governo di unità di Fayez Al Sarraj. I responsabili hanno fatto appello al nuovo governo perché metta “fine a ogni conflitto armato nel Paese”.