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Palermo, estorsione ed usura ad un imprenditore | Scattano i domiciliari per un dipendente comunale

Un dipendente del Comune di Palermo, Francesco La Bua, 66 anni, è stato posto agli arresti domiciliari per usura e estorsione ai danni di un imprenditore. Il provvedimento del Gip è stato notificato dai carabinieri.

L’arresto rientra nell’indagine che lo scorso 4 agosto aveva portato agli arresti domiciliari di Antonio Lo Piccolo, Alfonso Ferrante e Antonio Gerardo Orvieto Gugliardo accusati di usura ed estorsione nei confronti di un commerciante di Altavilla Milicia.

La Bua, messo comunale, avrebbe vessato un rivenditore di autoricambi che aveva problemi economici; l’imprenditore aveva chiesto un prestito di 50 mila euro per risanare l’attività. Avrebbe preteso il versamento di 400 euro di interessi su base settimanale. Senza quei versamenti, l’imprenditore avrebbe perso l’attività. In casa del messo comunale i carabinieri hanno trovato tremila euro in contanti e un ritaglio di Giornale ne portafogli dove si leggeva che i collaboratori di giustizia Salvatore Cucuzza e Salvatore Cancemi parlavano di La Bua come personaggio contiguo al mandamento mafioso di Porta Nuova.

Sulla vicenda, il sindaco Leoluca Orlando ha comunicato, attraverso una nota, di “avere disposto già la scorsa settimana che il segretario generale del Comune, Fabrizio Dall’Acqua, e il Settore Risorse Umane attivassero ogni provvedimento sospensivo e sanzionatorio previsto dal contratto collettivo”. È stato inoltre dato mandato all’Avvocatura comunale di acquisire ogni documento utile a verificare la possibilità di costituzione di parte civile nel procedimento.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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