Riina junior davanti al monumento di Falcone | “Ci mettono ancora i fiori a ‘stu cosu”

di Gaetano Ferraro

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Riina junior davanti al monumento di Falcone | “Ci mettono ancora i fiori a ‘stu cosu”

| sabato 09 Aprile 2016 - 08:47

“Ci mettono ancora i fiori a ‘stu cosu”. Questo ha detto nel 2001 Giuseppe Salvatore Riina, il figlio del boss corleonese, mentre si trovava sull’autostrada A29 nei pressi dello svincolo di Capaci dove sorge il monumento in ricordo del giudice Giovanni Falcone. Le parole di Riina junior emergono da una intercettazione telefonica e vanno in contrasto con quanto detto mentre era ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta. Nella contestata trasmissione Riina aveva detto: “Ho rispetto sempre per i morti, tutti”.

Il contenuto della telefonata tra Salvatore Giuseppe Riina e un amico è stato pubblicato da Repubblica.it, e mostra dunque una realtà ben diversa rispetto a quella raccontata dallo stesso figlio del “capo dei capi” nel suo libro.

“Un colonnello deve pigliare una decisione. E la decisione fu quella: abbattiamoli”, dice ancora Riina junior parlando delle stragi del 1992 costate la vita a Falcone e, il 19 luglio, a Paolo Borsellino. A “Porta a Porta” disse di “non sapere niente delle bombe”.

“Nel ’92 a maggio ci fu sta strage, a luglio l’altra. E poi giustamente a gennaio a mio padre l’arrestarono”, dice ancora. L’interlocutore risponde: “E quindi chi è da fuori dice: sbagliarono”. E lui replica: “Bravo, invece non è vero. Perché noi le corna le facevamo a tutti i compagni e dirgli: ‘qua in Sicilia ci siamo noi’. Forse da là sopra in poi ci siete voi ma ‘ca semu nuatri’“.

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