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AIA, il presidente Nicchi non ci sta: “Ogni anno 650 arbitri picchiati in Italia”

Intervenuto durante l’incontro tra arbitri e stampa presso il Centro Congressi Frentani, il presidente dell’AIA Marcello Nicchi ha commentato, in tono amareggiato, l’attuale condizione della classe arbitrale italiana: “Ogni anno 650 arbitri vengono picchiati sui campi italiani”.

Alla domanda riguardante il possibile ricorso alla tecnologia in campo, a partire dalle stagioni future, il capo dei fischietti italiani ha risposto così: “Gli arbitri sbaglieranno sempre, ma spero sempre meno con l’aiuto dei mezzi tecnologici, i nostri arbitri sono apprezzati a livello mondiale”.

Una considerazione anche sulle risorse a disposizione della classe arbitrale e sulla razionalizzazione dei costi messa in atto dalla Figc dopo il taglio dei contributi del Coni: “Come potevamo accettare un taglio di risorse? L’Aia non sperpera un euro di quanto viene messo a disposizione del mondo arbitrale: per questo sono grato alla Figc, che ha capito che i tagli non si potevano applicare”.

Andrea Fabbricatore

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Andrea Fabbricatore
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