Uno studio inglese sostiene che nel 2050 gli antibiotici non potranno nulla contro i virus che dovrebbero contrastare e ci saranno 10 milioni di vittime all’anno a causa delle malattie che provocheranno i batteri.
Secondo dei dati recenti, sono circa 4 milioni i casi in cui l’antibiotico somministrato non fa effetto. Ogni anno in Italia si registrano quasi 300.000 pazienti che contraggono infezioni nelle strutture ospedaliere e le più comuni sono la polmonite e quelle che attaccano il tratto urinario. Inoltre, si è appurato che il nostro Paese, a livello europeo, è quello che ha la più alta percentuale di resistenza agli antibiotici.
In America, intanto, si stanno effettuando degli studi per tenere sotto controllo i casi di resistenza ad antibiotico, ma anche per trovare nuovi farmaci capaci di eliminare il virus. La Società americana di malattia infettive ha lanciato la campagna “Dieci per venti” allo scopo di creare 10 antibiotici avanzati entro il 2020; al momento, 7 farmaci sono in sperimentazione. In attesa della commercializzazione di questi nuovi antibiotici, si è pensato bene di recuperare delle molecole per contrastare il batterio.
Ma come si è arrivati a questo punto? Secondo lo studio britannico, la causa risiede nel cattivo uso e nell’abuso degli antibiotici, anche quando non sono necessari.