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Caivano, l’accusa della giovane testimone | “É stato Raimondo Caputo ad uccidere Fortuna”

Si è svolto oggi presso il Tribunale di Napoli Nord l’incidente probatorio per l’omicidio di Fortuna Loffredo, la bimba morta a Caivano, per il quale è accusato Raimondo Caputo.

L’accusa più grave arriva dalla 13enne amica di Fortuna, presunta testimone del delitto, che come dichiarato dagli avvocati, ha indicato Caputo come l’esecutore dell’omicidio: “É stato Titò a uccidere Fortuna”. Accusa respinta da Caputo: “Non è vero niente, non sono stato io a uccidere Fortuna”.

Lo stesso Caputo ha lanciato accuse, invece, contro la compagna Marianna Fabiozzi e la sua prima figlia, ora sua accusatrice; a sostenere la tesi di Caputo anche il suo avvocato: “Ci sono troppi aspetti ancora da chiarire. Ho forti dubbi sulla credibilità di tutte le bimbe sentite dai magistrati. Sono state riferite cose apprese da altre persone, senza altri dettagli. Sono usciti anche altri nomi su cui bisognerà necessariamente approfondire”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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